S'infuoca l'affaire De Girolamo, la polemica che ha visto al centro delle critiche la titolare del dicastero all'Agricoltura per favoritismi alle aziende degli amici su alcuni appalti intorno alla sanità.


Nei giorni scorsi la Ministro aveva detto: "Sono più che disponibile a chiarire al più presto in Parlamento gli aspetti di questa sconcertante vicenda che mi vede sottoposta a un linciaggio mediatico senza precedenti pur non essendo io coinvolta nell'indagine"

Il Partito Democratico, intanto - anche alla luce di altre notizie come quella diffusa dal 'Fatto Quotidiano' secondo cui la Ministro abbia utilizzato le auto della Guardia Forestale all'aereoporto di Malpensa dando anche un passaggio ad alcuni amici - secondo le parole di Gentiloni è pronto presentare le dimissioni.



Esce dal 'letargo'  Clemente Mastella - ex leader dell'UDEUR - che sfida il neo segretario del PD Renzi: "Perché non parli di questa storia?" e si chiede se per caso il silenzio dipende dal fatto che il marito - Francesco Boccia - sia un suo sostenitore.



Interviene Matteo Renzi nel pomeriggio: "sulla De Girolamo decide Enrico Letta, ma sarebbe il caso che lei si dimetta".

Contrario alla mozione di sfiducia il centrodestra rappresentato dalla 'nuova' Forza Italia, nonostante alla 'pitonessa' Daniela Santanchè non dispiacerebbe affatto una lezione alla "traditrice De Girolamo".

Da Facebook, dice la sua anche Enrico Mentana che prova ad essere profetico:"Vedrete che frontale sulla De Girolamo. Alfano non può permettersi di mollarla. Letta non può esporsi per salvarla. Renzi non può più farle lo sconto".



Il Nuovo Centro Destra, partito della Ministro, con Roberto Formigoni, nel ritenere spiacevole i contenuti delle intercettazioni, parla di barbarie.



La domanda che viene da porsi è però se il "caso De Girolamo" sia solo un caso isolato. 

Quella che è opinione diffusa è che Nunzia De Giorolamo è semplicemente stato colta 'con le mani  nel sacco', è infatti sotto gli occhi di chiunque che la classe politica è troppo spesso tentata ad andare oltre quelle che sono le sue reali competenze. 

I comportamenti 'alla De Girolamo' sono molto diffusi e in realtà hanno radici antiche.



E' a partire da Tangentopoli, che causò un vero e proprio terremoto politico seppellendo di fatto una intera generazione politica, che fanno molto rumore i casi di cattiva politica, ma tranne le dimostrazioni scandalizzate della classe politica e dell'opinione pubblica, in realtà non si è provveduto in alcun modo a modificare questa situazione di fatto ed è paradossale che la classe politica tutta non si sia resa, ancora, conto della portata delle precedenti Elezioni Politiche che hanno mandato un messaggio chiaro ai partiti tradizionali: 'Basta'.



Lei si dimetta, viene da dire, ma i partiti si autorigenerino immediatamente, il Paese non può più aspettare e potrebbe essere questa 'l'ultima chiamata'. L'impressione è che il Paese si sia impoverito da tutti i punti di vista (non solo economici) e la classe politica è la piena rappresentazione della 'mediocrità' del Paese fin dentro i suoi gangli vitali dove alla meritocrazia si sostituisce il nepotismo e il favoritismo ad amici e amici degli amici.

Un tempo c'era un malcostume diffuso, ma era in nome della politica e dello scontro delle idee, oggi è per il potere fine a se stesso.