L'affluenza alle elezioni regionali di Sardegna giocherà un ruolo determinante nel decidere quali saranno i risultati delle elezioni. Nell'ultimo anno si sono viste spesso elezioni regionali in cui l'affluenza è rimasta addirittura al di sotto del 50% (Sicilia nel 2012, Basilicata nel 2013) e i sondaggi Datamedia che circolano sui candidati in Sardegna fanno pensare che anche nelle regionali di domenica 16 le cose andranno allo stesso modo (circa il 50% ha dichiarato che intende astenersi o che è ancora indeciso su chi votare).
Come influirà una bassa affluenza alle regionali di Sardegna sui risultati?
Un aspetto importante di queste elezioni è necessariamente l'assenza dalla scheda elettorale del Movimento 5 Stelle, il che fa pensare che molti di coloro che hanno dichiarato di volersi astenere o di essere indecisi possano essere elettori del partito di Beppe Grillo, che nelle politiche 2013, in questa regione, aveva ottenuto il 29,7% dei voti classificandosi primo.
Una bassa affluenza (che alle politiche, in Sardegna, era stata del 68%) significherà quindi che gran parte degli indecisi ha deciso di non recarsi alle urne alle elezioni regionali di Sardegna. Il che, a rigor di logica, dovrebbe favorire colui che i sondaggi Datamedia del 25 gennaio indicavano come candidato in testa, seppur di poco: il governatore uscente Ugo Cappellacci.
Se invece dovesse verificarsi una più alta affluenza, ecco che questa potrebbe essere una buona notizia per la candidata Michela Murgia, che con la sua lista civica Sardegna Possibile sembra essere in pole position per raccogliere i voti degli elettori del Movimento 5 Stelle.