Riforma del Senato, oggi Matteo Renzi presenterà alla Direzione Nazionale del Partito Democraticola sua idea e “affronteremo la discussione sui dettagli”.
Per Renzi nell’Aula di Palazzo Madama dovrebbero accomodarsinon più di 150 persone rispetto ai315 di oggi. Ovvero “i 108 sindaci dei comuni capoluogo, 21 presidenti diRegione, c’è il caso del Trentino e dell'Alto Adige, e 21 esponenti dellasocietà civile scelti temporaneamente dal presidente della Repubblica, per unmandato”.
Il sindaco di Firenze e segretario nazionale del Pd,intervenendo al convegno sulle città metropolitane organizzato da Confindustriaproprio nel capoluogo toscano ha illustrato, brevemente, la sua proposta che vanella direzione di dare al Senato un ruolo di “Camera delle autonomie, nonelettivo e senza indennità”, riforma che di fatto farebbe venire meno quelbicameralismo perfetto che caratterizza la nostra Carta Costituzionale.
Un Senato che nelle intenzioni del segretario del PartitoDemocratico “non vota il bilancio, nondà la fiducia ma concorre all'elezione del presidente della Repubblica econtribuisce all'elezione dei rappresentanti negli organismi europei”.
Nel corso del suo intervento Renzi ha rassicurato che esiste un accordo tra i partiti per la riforma di Palazzo Madama, mentre non nasconde che esistono ancora dissensi per quanto concerna l'abolizione delle Province. "Ma stiamo lavorando per evitare che il 25 maggio si voti per il rinnovo dei consigli provinciali" - ha affermato il segretario del Pd che resta fiducioso sull'approvazione del ddl presentato dal Ministro Delrio che prevede anche l'istituzione delle Città Metropolitane.