Ha detto più cose Grillo nel suo intervento che tutti gli altri messi insieme. Il dopo confronto con Matteo Renzi è stato un vero show di Beppe Grillo, uno show fondato però su temi concreti. Il M5S non appoggerà il governo Renzi, questo era quasi scontato, e il guru dei pentastellati non le ha mandate a dire né a Renzi né ai giornalisti. Non staremo mai con questo qua - ha detto Grillo- loro sono preoccupati perché hanno conosciuto ora l'opposizione, i nostri parlamentari spulciano tutto ciò che arriva in aula perchè spesso sono trappole semantiche, come vale per la pubblicità, a volte una e cambia tutto.

Questo - ha continuato Grillo- è un mondo rovesciato, è una guerra, o vinciamo o ce ne andiamo a casa, non ci cambia nulla, non scendiamo a compromessi, questa Italia va cambiata davvero. Grillo ha parlato molto del reddito di cittadinanza che serve - ha detto- a salvare le persone e non le imprese, l'Italia non deve essere fondata sul lavoro, ma sul reddito. Sulle bagarre avvenute in aula Grillo ha poi ironizzato: la prossima volta vengo anche io e vediamo se uno di un metro e novanta se la prende con una donna e, tra l'altro, gli danno pure la scorta.

Di tutt'altro parere Matteo Renzi che ha definito non serio l'incontro con Grillo: "Quasi tutti gli incontri- ha dichiarato il Presidente del Consiglio incaricato- sono stati più o meno seri, provate ad indovinare quale non lo è stato".

Poi Renzi si è detto dispiaciuto per gli elettori del 5 stelle e fiducioso sugli incontri avvenuti durante le consultazioni, già stasera andrà dal capo dello Stato per tracciare il percorso che dovrebbe iniziare già a partire da Lunedì. Sul toto ministri Renzi invece ha preferito non sbottonarsi.