Dopo le tensioni in Ucraina, stanno iniziando degli incidenti anche in Crimea e, con l'intervento della Russia, la regione è diventata una polveriera in procinto di scoppiare e in grado di coinvolgere tutto il mondo negli effetti devastanti di una grande guerra. Dopo che le truppe filo russe hanno sparato alcuni colpi di avvertimento contro un gruppo di circa 300 ucraini che marciavano, disarmati ma a file serrate, contro la base aerea di Belbek in Crimea, il sottosegretario di Stato americano John Kerry, che si è recato immediatamente nella capitale dell'Ucraina, Kiev.

Barak Obama e Angela Merkel hanno fortemente criticato il presidente russo Putin per essersi schierato dalla parte dello stato della Crimea contro la federazione dell'Ucraina. L'intervento della tedesca Angela Merkel contro Putin, alle porte delle elezioni europee coinvolge anche l'Europa nella vicenda che vede contrapposti gli interessi politici di Russia e Crimea a quelli dell'Ucraina, al di là dei grandi interessi economici che si incentrano in quelle regioni.

Si può già intravedere la forte spinta secessionista dello stato della Crimea dall'Ucraina, anche se non è ancora definito se la Crimea intenderebbe federarsi alla Russia o formare una realtà statale a sé stante. Se questo, in un modo o nell'altro, accadrà, la Russia si rafforzerà economicamente e politicamente, anche nei suoi rapporti con l'Europa.

Vista dal nostro Paese la situazione politica rimane confusa, mentre quella economica è stata ben chiarita dall'intervento dei big di Germania e Stati Uniti contro la Russia. Sullo sfondo degli eventi, la partecipazione del ministro russo con deleghe nell'ambito dell'energia Victor Zubarev e dell'ambasciatore dell'Onu Alexey Komov al congresso federale della Lega Nord dello scorso dicembre, in cui le posizioni antieuro della Lega Nord e a difesa delle identità dei popoli, contro il predominio economico della Germania e contro la sua ingerenza nella nomina dei governi italiani sono stati delineati per la prima volta dal neo segretario Matteo Salvini.

L'intervento Russo in Crimea apre così anche un altro fronte della battaglia che vede Angela Merkel e la Germania contrapposta ai Movimenti dei vari popoli europei che si presenteranno alle prossime elezioni con posizioni anti euro. Leggendo la storia si potrebbe pensare al compimento di un destino: quando la Germania tenta di dominare l'Europa finisce sempre per scontrarsi, e perdere, contro la Russia. Questa volta il suo punto debole potrebbe essere proprio la Crimea.