Atteso per le 12:30,  Matteo Renzi fa il suo discorso alla Camera dei Deputati riguardo la sua visita alla Merkel, sull'Europa e le riforme per rilanciare l'Italia. Proprio a quest'ultima ha mostrato il suo Jobs Act, che dovrebbe rilanciare il lavoro in Italia e dovrebbe aggiungere i famosi e tanto sbandierati, 80€ in busta paga.

No deriva populista ad elezioni europee, sì Europa dei popoli.

Renzi comincia il suo discorso con un'osservazione fatta da Lula, ex Presidente brasiliano, durante il loro incontro: Lula ha affermato che non ha mai visto l'Europa e gli Stati UE così pessimisti e stanchi. E Renzi crede che si debba partire proprio da queste considerazioni per evitare che alle prossime elezioni ci sia una deriva populista ed euroscettica. Bisogna, però, anche evitare un deriva tecnocratica e favorire un'Europa dei popoli e della solidarietà. Renzi continua sottolineando che un obiettivo importante deve essere competitività industriale e commerciale che, secondo il Premier, è settore in arresto ancor prima della crisi finanziaria. Ripartire dalla sostenibilità anche per occupazione: Renzi annuncia che ci sarà un vero e proprio rinascimento industriale che vedrà in prima linea l'energia e le fonti rinnovabili. Quindi nuova spinta anche in Europa per l'energia pulita e sostenibile e quindi creare nuova occupazione in quel settore.

Politica estera e Mediterraneo

Il Presidente del Consiglio parla anche di Ucraina e afferma che il referendum in Crimea deve essere considerato illegittimo.

Si sono avviate e continueranno ad avviarsi delle sanzioni per la Russia, ma sanzioni graduali e reversibili perchè è indispensabile tenere aperto un canale di dialogo. Rilevanza strategica del Mediterraneo per creare rapporti tra Stati,  non solo come luogo da pattugliare e sorvegliare, ma luoghi da vedere come amici abbattendo le frontiere, facendo riferimento alla sua visita recente in Tunisia.

Renzi, anche condannando le politiche di austerity, conferma il bisogno di cambiamento italiano rispetto all'Europa: cambiare l'Italia per cambiare l'Europa. Continua dicendo: "fondamentale che si esca da una visione che l'Europa ci controlla i conti o ci fa le pulci. L'europa non è qualcos'altro, noi siamo l'Europa, non siamo due controparti, siamo sulla stessa barca" e ancora "non siamo credibili a chiedere un'altra Europa se c'è ancora Bicameralismo, se c'è una legge elettorale come il Porcellum, quando ci sono questi livelli di disoccupazione".

Renzi indica la Camera dei Deputati come responsabile per le Riforme Istituzionali, invita i deputati e le deputate a collaborare in tal senso. Termina il suo discorso invitando a non indicare sempre l'Europa come principale fonte di crisi per l'Italia e non cercarvi un alibi per non affrontare le riforme che salveranno l'Italia.