Si è svolto a porte chiuse anche il G7 a L'Aia in Francia, a margine del vertice sulla sicurezza nucleare. Per la prima volta dal 1998 da quella stanza è uscito un comunicato stampa. Comunicato che annunciava il rinvio del G8 che si sarebbe dovuto tenere a Sochi, a causa della sua recente annessione della Crimea da parte della Russia.
I partecipanti erano i capi di Stato di Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Canada più i due presidenti di Consiglio e della Commissione UE. La decisione è di rinviare il vertice e non di escludere la Russia definitivamente dal G8 perchè, proprio come fa notare il ministro degli esteri russo Lavov: "è stato un club informale, nessuno può essere espulso per definizione: se non vogliono più questa formula così sia".
Insomma la Russia non ha nessuna intenzione di sottostare al regime europeo e americano che in quel comunicato invita la Russia "a tenere aperta la strada della diplomazia a e rispettare l'integrità territoriale dell'Ucraina. Sempre Lavrov infatti dichiara: "Molti credono che il G8 abbia fatto il suo tempo perchè ora c'è il G20. Non teniamo troppo comunque a questo formato, non sarà una tragedia se non si farà".
Intanto all'interno del G7 non sono molto sicuri sulla strada da intraprendere con Mosca, USA e Francia che premono per applicare sanzioni economiche, mentre Italia e Germania si dimostrano preoccupate.di perdere così il dialogo con Mosca. Il più deciso rimane Obama che non vuole accettare nemmeno l'annessione della Crimea, minaccia sanzioni economiche e dichiara addirittura di voler prendere il posto della Russia come esportatore di gas in Europa.
Ed è questa la cosa che dovrebbe preoccupare di più Putin dato che la compravendita di energia con l'Europa rappresenta la metà dell'economia russa. Germania e Italia sembrano infine preoccupati più da questo che da un evenienza militare, dato che importano dalla Russia più del 30% delle loro riserve totali di energia.