Le elezioni amministrative, per la maggior parte comunali, che si terranno contestualmente alle europee, si avvicinano: vediamo quando si vota, con data e orari di apertura e chiusura seggi e con le indicazioni per eventuali ballottaggi; vediamo anche come si dovrà votare, dato che in base alla popolazione dei comuni interessati, cambiano le modalità.

Elezioni Comunali 2014, quando si vota

La data delle elezioni amministrative 2014, così come quella delle europee, è fissata per il 25 maggio, con i seggi che aprono alle 7 e chiudono alle 23.

Per i comuni per i quali, in determinati casi, è previsto un ballottaggio, questo avrà luogo domenica 8 giugno, con gli elettori siciliani che avranno a disposizione anche la giornata di lunedì 9 giugno.

Elezioni Comunali del 25 maggio, come si vota

Quali sono le modalità di voto per queste elezioni comunali? Per rispondere a questa domanda, suddividiamo i municipi che si presentano all'appuntamento elettorale del 25 in tre categorie: i comuni con meno di 5 mila abitanti, quelli compresi tra 5 e 15 mila abitanti, e quelli la cui popolazione supera i 15 mila.

Comuni con meno di 5000 abitanti

In questi piccoli centri, si può votare il candidato sindaco preferito ponendo un segno sul simbolo della lista che lo appoggia, e, volendo, scrivendo il cognome del candidato consigliere, appartenente alla stessa lista, cui si intende dare l'unica preferenza possibile.

Comuni con popolazione tra 5000 e 15000 abitanti

In questi comuni, le modalità per scegliere lista e candidato sindaco sono identiche alla categoria precedente, eccetto per il fatto che le preferenze esprimibili sono due, da assegnare a due candidati consiglieri di sesso diverso; se l'elettore che decide di dare due preferenze, le assegna a due persone dello stesso sesso, la seconda viene annullata.

Comuni con più di 15000 abitanti

Nei centri più grandi, sono sempre due le preferenze possibili, e rimane valida la regola della diversità di genere: le due preferenze vanno date a un uomo e una donna.

Si può porre un segno sul simbolo di una lista, con o senza preferenze, assegnando così il proprio voto ad essa e al candidato sindaco che appoggia.

Si può altresì barrare solo il nome del candidato sindaco e non quello della lista, votando così solo per il primo cittadino e non per i consiglieri.

Si può ricorrere al voto disgiunto, ossia barrare il nome di un candidato sindaco e contemporaneamente il simbolo della lista avversaria (con o senza preferenze).

Chi viene eletto sindaco

Nei comuni fino a 15000 abitanti, sarà eletto primo cittadino il candidato col maggior numero di voti; a parità di voti, si va al ballottaggio; alla lista vincitrice vanno i 2/3 dei seggi in consiglio comunale, mentre i restanti vanno alle altre liste in proporzione ai voti ottenuti.

Nei comuni con più di 15000 abitanti, viene eletto sindaco chi ottiene il 50% + 1 dei voti; qualora nessuno raggiungesse tale valore, si andrebbe al ballottaggio dell'8 giugno; qui, al secondo turno, vince il candidato che ottiene il maggior numero di voti, con le liste che lo appoggiano che ottengono il 60% dei seggi in consiglio se, al primo turno, avevano raggiunto almeno il 40% dei consensi.

Ricordiamo che le elezioni amministrative del 25 maggio non riguarderanno solo le comunali, ma anche le regionali, cui prossimamente dedicheremo un nuovo articolo.