Con 381 voti a favore, 30 contrari e 14 astenuti, il 29 maggio la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di Legge per il cosiddetto "divorzio breve" Nelle separazioni consensuali basteranno solo sei mesi per poter chiedere il divorzio, anche in presenza di figli. Il termine decorrerà già dalla data del deposito del ricorso. In mancanza di accordo tra i coniugi il tempo di attesa sarà di un anno. La comunione dei beni si scioglierà già al momento della sottoscrizione della separazione consensuale.

Il divorzio breve sarà operativo anche per i procedimenti in corso.

La legge attuale (898/70) prevede una separazione di tre anni che decorre dall'udienza in tribunale e la domanda di divisione dei beni si può presentare solo quando è stato omologato l'accordo o quando è diventata definitiva la sentenza di separazione.

Secondo l'ultima rilevazione ISTAT, in Italia nel 2011 le separazioni sono state 88.797 e i divorzi 53.806. La durata media del matrimonio è pari a 15 e l' età media alla separazione è di circa 46 anni.

L'avvocato matrimonialista di Milano, Daniela Missaglia, in una intervista a Panorama ritiene che nonostante l'approvazione di questa nuova normativa, ancora l'Italia non possa essere equiparata al resto d'Europa: "In diversi paesi europei non esiste l'istituto della separazione, come in Spagna, Romania o in Svezia e questo permette di velocizzare notevolmente le tempistiche per poter ottenere un divorzio; in Spagna appunto il tempo necessario per divorziare oscilla tra i 90 ed i 180 giorni. L'Italia, al contrario, prevede anche l'istituto della separazione, non consentendo, in questo modo, alle coppie sposate di addivenire immediatamente ad un divorzio. Il procedimento di separazione personale dei coniugi, pertanto, rimane ancora un presupposto imprescindibile per poter presentare un ricorso divorzile. Abolire la fase di separazione, accedendo al divorzio diretto, sarebbe risolutivo. Ma l'Italia non è ancora pronta a questo passo".

Il testo ora passa al Senato.