Ieri è stata pubblicata su tutti i giornali la notizia della divulgazione online, sul sito del Governo e su quelli dei rispettivi dicasteri, delle dichiarazioni dei redditi del Presidente del Consiglio e dei ministri di Palazzo Chigi; la decisione è stata presa a meno di un giorno dalla scadenza dei termini previsti dal decreto Monti, che dispone la pubblicazione entro tre mesi dalla nomina.

Si possono dunque trovare online i dettagli sui redditi percepiti da Pier Carlo Padoan, Federica Guidi, Giuliano Poletti e Graziano Delrio, tanto per citarne alcuni, mentre alla data di ieri mancava ancora la documentazione del ministro dell'istruzione, università e ricerca Stefania Giannini.

Molto incuriosito sono andato a vedere queste dichiarazioni dei redditi sul sito del Governo, iniziando ovviamente da quella del primo ministro Matteo Renzi. Sorpresa delle sorprese, quella pubblicata online sembra non avere nessun carattere di ufficialità.

Quello che ognuno può scaricare dal sito internet è il Modello Unico riguardante le persone fisiche, riferito nello specifico all'anno 2013 (quindi si tratta delle dichiarazioni relative ai redditi percepiti da Renzi nel 2012).

Il particolare che fa sorgere più di un dubbio è il fatto che manca del tutto la ricevuta di invio con relativo protocollo di presentazione e il riferimento del Caf o Commercialista che invia il tutto. In pratica non c'è alcuna traccia di ufficialità in questa dichiarazione.

Il documento sembra, nella migliore delle ipotesi, una semplice bozza realizzata con un qualsiasi software integrato con l'agenzia delle entrate, non certamente la vera dichiarazione dei redditi effettuata da Renzi. Nella peggiore delle ipotesi invece potrebbe trattarsi di un pdf dell'originale, rimaneggiato ad arte per pubblicare solamente le cifre volute dal presidente del Consiglio.

In entrambi i casi ci troveremmo davanti, usando parole edulcorate, ad una colossale mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini, proprio il contrario della finalità voluta dal decreto Monti.

Dobbiamo considerare inoltre che si tratta dell'Unico 2013, relativo ai redditi 2012: Renzi dunque ha sicuramente la copia della dichiarazione ufficiale, completa di protocollo di invio.

La domanda che sorge spontanea è: perché pubblicare in rete un documento non ufficiale o modificato? Cosa c'è che non dobbiamo sapere?

A questa obiezione qualcuno potrebbe rispondere che tali dati non vengono forniti per rispetto della privacy: ma l'intento della legge non era la ricerca della massima trasparenza? Perché non pubblicare almeno la pagina della ricevuta della presentazione oscurando i dati sensibili? Restiamo nel dubbio...