E' stato accolto a palazzo Madama con voto segreto, l'emendamento presentato dalla Lega Nord sulla conservazione da parte del Senato del potere di esprimersi sui temi etici, come le questioni bioetiche concernenti la famiglia e i diritti civili. L'argomento posto a sostegno del provvedimento consiste nella salvaguardia della possibilità di riflettere su tali concetti con maggiore cognizione di causa e secondo propria coscienza. L'approvazione, avvenuta con 154 voti favorevoli e 147 contrari, è stata percepita da alcuni esponenti della maggioranza come una sconfitta.

Alcuni di essi hanno con frasi allusive in piattaforme come Twitter hanno richiamato ai famigerati "101 franchi tiratori" che non consentirono, a suo tempo, l'elezione di Romano Prodi alla Presidenza della Repubblica. L'emendamento che, per ricordare, ha avuto il parere negativo della maggioranza e del governo, è stato fortemente contestato dall'On. Ivan Scalfarotto (Pd) in quanto considerato dal medesimo come un passo indietro del Parlamento sulla promozione dei diritti Lgbt.

Prosegue dunque un percorso non privo di ostacoli, per la trasformazione del secondo ramo dell'organo legislativo statale. Obiettivo questo che il presidente del consiglio è molto determinato a raggiungere, agevolato dal sostegno dei due presidenti delle camere.

La "tagliola" adoperata dal presidente della camera Laura Boldrini (quando fu approvato il decreto Imu-Banca d'Italia) e il "canguro" messo in atto ora da Pietro Grasso, costituiscono un deciso argine all'ostruzionismo, teso a rallentare l'approvazione delle politiche dell'attuale esecutivo. L'episodio di questa mattina rappresenta l'assenza di una maggioranza netta e ben definita (almeno al Senato) e la possibilità per ogni forza politica, se non anche ogni singolo parlamentare di poter veder approvate le proprie proposte. Il governo è stato quindi battuto, ma si è potuto dimostrare che su alcuni argomenti prevale l'opinione personale che riformare il Senato si può anche senza ledere alla democrazia.