Se fino a poco tempo fa veniva considerato solo come un 'ingiusto privilegio', oggi il vitalizio rischia di far saltare del tutto i bilanci delle Regioni. Stiamo parlando delle 'baby Pensioni' che finiscono nelle tasche dei consiglieri regionali, che spetta anche a tutti coloro che hanno ricoperto questa carica per pochissimo tempo. Dimenticavamo: naturalmente non è necessario raggiungere i limiti di età fissati dalle pensioni dei 'comuni mortali', così che il vitalizio spetta anche a chi ha appena varcato la soglia dei cinquant'anni, con buona pace degli indici Istat di aspettativa di vita.
Ogni anno sono quasi 3.200 i vitalizi che le Regioni sono tenute a pagare andando a gravare sui bilanci per circa 170 milioni. Ci troviamo di fronte, in taluni casi, a situazioni che hanno del grottesco: in alcune Regioni, le uscite per pagare i vitalizi agli ex consiglieri superano addirittura il costo dei consiglieri che ricoprono attualmente la carica. In Veneto, tanto per fare un esempio, sono necessari 11,2 milioni per pagare 226 vitalizi: ne vengono sborsati invece 9,1 milioni per erogare le indennità dei consiglieri in carica. Tra gli ex consiglieri figurano dei nomi 'noti' come Giancarlo Galan (ex presidente della Regione Veneto ed ex ministro delle Politiche Agricole nel governo Berlusconi e tirato in ballo per lo scandalo degli appalti del Mose) che percepisce 3.749,63 euro netti al mese o l'ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari che ne prende 1.935,30.
Riassumiamo, a puro titolo di informazione, i requisiti di età 'necessari' nelle diverse Regioni per ottenere il vitalizio:
- Valle D'aosta - 55 anni;
- Lombardia, Campania e Molise - Da 60 a 55 anni: l'importo dell’assegno è ridotta a seconda dell’età di anticipazione e del coefficiente di riduzione;
- Liguria, Sardegna e Abruzzo - Da 65 a 60 anni: la misura dell’assegno è ridotta proporzionalmente. In Sardegna dopo la seconda legislatura;
- Trentino - Ridotta l’età ogni anno di carica oltre il decimo e fino al limite di 60 anni d’età;
- Lazio - 50 anni;
- Puglia - All’ex consigliere che ha versato contributi per 10 anni al compimento del 55° anno d’età
- non viene applicata alcuna riduzione;
- Basilicata - Da 65 a 60 anni (per un consigliere eletto nell'ottava legislatura): la misura dell’assegno è ridotta. Per un consigliere eletto dalla quarta alla sesta legislatura, da 60 a 55 anni d’età. Per un consigliere eletto dalla prima alla terza legislatura, 55 anni senza riduzione.
Il vitalizio non è contemplato, invece, nelle seguenti Regioni: Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Marche, Umbria e Sicilia.