In Calabria si sa, è tutto diverso. Da oltre quattro mesi la Regione ha un Presidente dimissionario ma di stabilire la data delle elezioni non se ne parla e a sinistra si consuma una dura lotta tra chi sbandiera la parola cambiamento ai quattro venti, provando a una restaurazione del sistema e chi, in assonanza con quanto avvenuto a livello nazionale nel Pd e al governo del paese, prova a cambiare registro. C'è pure un terzo incomodo: Franco Corbelli, leader di un movimento locale denominato Diritti Civili che il quotidiano Democrats Europa definisce "quasi clandestino" e che ha presentato formale richiesta di partecipazione alle primarie istituzionali per la candidatura a presidente con lo scopo, sembrerebbe, di spostare ancora di più la data delle elezioni e il rischio che si vada a finire a primavera è altissimo.
La polemica è alta, molti, tra cui Gianluca Callipo, candidato dei Renziani a guidare la Regione Calabria, sono pronti a scommettere che dietro Corbelli si nasconda l'altro candidato alla guida del Centrosinistra in vista delle regionali, Mario Oliverio, politico di lungo corso che vanta alla spalle una trentennale carriera politica ai vertici regionali,in Parlamento e 10 anni di presidenza della Provincia di Cosenza e l'impressione è che il giovane sindaco di Pizzo Calabro non si sbagli completamente.
E, nei toni alti della polemica c'è chi ha preso alla lettera la lezione di Gramsci spiegata in un libro dal professor Alessandro Orsini docente di sociologia politica a Tor Vergata e ripresa, nel febbraio del 2012, da Roberto Saviano in uno scritto su Repubblica.
L'idea di Orsini, su cui Saviano sviluppa il ragionamento su che significa essere di sinistra e se oggi è ancora possibile esserlo, si basa sul concetto - estrapolato studiando l'azione politica di Gramsci - secondo il quale "i comunisti avrebbero educato generazioni di militanti a definire gli avversari politici dei pericolosi nemici, ad insultarli ed irriderli" e osservando il confronto interno al PD, ma che coinvolge tutto il centrosinistra sembra proprio, sembra che l'assunto di Orsini sia vero.
Moltissimi, tra i sostenitori di Oliverio, a stragrande maggioranza ex PCI-PDS-DS, insieme alla minaccia "un candidato a Presidente diverso ve lo votate da soli" non evitano mai l'aggressione verbale. Vittima preferita il Deputato calabrese e Segretario Regionale del PD Ernesto Magorno reo di interpretare il disegno rinnovatore di Matteo Renzi a cui segue a ruota il Segretario Regionale del PSI calabrese Luigi Incarnato che guida il tavolo della coalizione del centrosinistra colpevole semplicemente di garantire il corretto funzionamento dei rapporti di coalizione.