Proseguono le polemiche sull'amnistia e l'indulto, nonché sul grave tema del sovraffollamento carcerario in Italia, definito dal Segretario Generale del Sappe Donato Capece come "insostenibile, pericoloso e stressante". Ma andiamo per ordine: la vicenda ha inizio quando il Parlamentare Luigi Manconi, sostenuto da altri colleghi del PD e indipendenti, ha presentato alla Camera un ddl per garantire "la piena conformità dell'istruzione, della formazione e dell'aggiornamento professionale delle Forze di Polizia". Nella pratica, il progetto di legge prevedrebbe di formare gli operatori carcerari alla non violenza, in modo da evitare episodi di abusi e singoli casi di impreparazione, di fronte alle tante situazioni che possono scaturire a causa dei gravi problemi caratterizzanti molte delle strutture carcerarie italiane.

Ddl Manconi: continuo confronto con situazioni di difficoltà richiede preparazione ad ampio spettro

Sempre nel Ddl Marconi si può leggere che "sarebbe quanto mai opportuno arricchire il percorso formativo del personale delle Forze di polizia cone tecniche e metodologie non violente, che forniscano loro gli strumenti per la risoluzione pacifica dei conflitti e per il superamento di situazioni di tensione" visto anche che "nella maggior parte dei Paesi europei il percorso formativo e di aggiornamento del personale di polizia, soprattutto se destinato al servizio di ordine pubblico, comprenda anche l'apprendimento delle tecniche e delle metodologie non violente, con risultati alquanto positivi".

Come abbiamo anticipato, è di parere contrario il sindacato autonomo della polizia penitenziaria Sappe, che attraverso il Segretario Generale Capece evidenzia come un errore il "mettere in dubbio la democraticità delle Forze di Polizia italiane, e tra esse della Polizia Penitenziaria. Mi sembra davvero fuori luogo. Luigi Manconi, primo firmatario della proposta di legge, Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, già Sottosegretario di Stato alla Giustizia, sa bene che la Polizia penitenziaria non ha nulla da nascondere".

Prosegue discussione in Senato su Amnistia e Indulto. Commissione Giustizia chiede dati al Governo Renzi

Nel frattempo la settimana ha registrato una ripresa dell'attività parlamentare sulla discussione per un atto di clemenza generalizzato. È in particolare la Commissione Giustizia ad aver rimesso in calendario la discussione sui quattro ddl congiunti per l'amnistia e l'indulto.

Sul tema bisogna però mantenere la massima prudenza, visto che l'attività dei legislatori è stata caratterizzata negli ultimi mesi dall'ambiguità, con continui stop e altrettanto repentini dietrofront. Su questo punto è lo stesso Ministro della Giustizia Andrea Orlando a spiegare perché la politica è risultata tanto ambigua fino ad ora: "se non vogliamo che sia la fiera dell'ipocrisia dobbiamo dire che è un tema elettoralmente indigeribile". Al momento la Commissione Giustizia sarebbe in attesa di avere dal Ministero i primi dati sull'impatto dello svuota carceri 2014, in modo da poter comprendere se si può proseguire lungo il percorso già tracciato dall'esecutivo Renzi o se sarebbe più opportuno progettare un atto di clemenza più ampio con la via parlamentare (come per altro richiesto dal Presidente Napolitano e da numerose personalità politiche / associazioni di volontariato che si occupano della questione). Se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto "segui" in alto.