Renzi l'aveva battezzata lo scorso 15 ottobre, al termine del Consiglio dei ministri, come "la prima legge di Stabilità senza nuove tasse". Non è così: di tasse, di aumenti di aliquote, di nuove accise se ne possono contare a decine già nella bozza che dovrà essere approvata. In attesa, peraltro, che vengano definiti altri aumenti, primo tra i quali quello delle aliquote Iva. Considerando che tra le maggiori entrate della manovra figurano i salassi sulle polizze vita, sulle Vlt e le slot machine e gli enti no profit e che lo stesso Trattamento di fine rapporto in busta paga nasconde le sue piaghe fiscali, andiamo a leggere, uno per uno, tutti gli insidiosi e nascosti aumenti contenuti nella bozza della Legge di Stabilità.

Legge di Stabilità, tutti gli aumenti della tassazione nascosti

Abbiamo già anticipato l'aumento del prelievo fiscale sui giochi e sulle slot machine: dal prossimo 1° gennaio viene incrementato il prelievo fiscale sulle vincite dal 13 al 17% per le slot e dal 5 al 9% sulle Vlt, le Videolottery. Ciò significa che i giocatori, in caso di vincita, vedranno ridursi l'importo che andranno ad intascare. In tema di previdenza complementare sui fondi pensione, dal 1° gennaio 2015 l'imposta sostitutiva sui risultati netti passa dall'11 al 17% sulla rivalutazione del Tfr, mentre per quanto riguarda la previdenza dei professionisti, la stessa imposta sugli utili netti sarà incrementata dal 20 al 26%.

Nel 2015 non dovrebbero esserci aumenti delle aliquote Iva del 22 e del 10%: tuttavia l'incremento è solo posticipato al 1° gennaio 2016 e sarà un salasso. Si ipotizza un'aliquota massima del 26%. Non potevano mancare gli aumenti delle accise su benzina con e senza piombo e sul gasolio: anche per queste gli aumenti dovrebbero scattare dal 2016.

Gli enti non commerciali subiranno una mazzata colossale: la loro quota di utili non soggetta ad imposta si ridurrà drasticamente dal 95 al 22,26% già a partire dal 1° gennaio 2015, data a partire dalla quale la non tassazione dei capitali percepiti dai beneficiari della polizza in caso di morte dell'assicurato, sarà sostituita da un regime parzialmente imponibile e verrà raddoppiata dal 4 all'8% l'aliquota delle ritenute fiscali sui bonifici per le ristrutturazioni.

Altre misure riguarderanno il lavoro: il Tfr in busta paga a partire dal 1° marzo 2015 sarà soggetto a tassazione Irpef ordinaria, anziché a tassazione separata prevista per il versamento in un'unica soluzione al termine dell'attività lavorativa.

Infine, il regime agevolato dell'imprenditoria giovanile subirà un aumento per effetto dell'applicazione dell'aliquota forfettaria del 15%, mentre l'aliquota Irap sulla componente del lavoro vedrà l'abrogazione del taglio del 10% voluto dal Dl 66 del 2014.