L'indulto e l'amnistia sono due argomenti sempre di attualità soprattutto ora che Papa Francesco si sta impegnando personalmente per riconoscere ai detenuti una migliore condizione di vita carceraria. Proprio il Pontefice nei giorni scorsi ha scritto una missiva ai carcerati del penitenziario di Latina per evidenziare il suo impegno a favore dell'approvazione di misure adeguate relative all'indulto e all'amnistia. Intanto gli emendamenti al disegno di legge sulle riforme costituzionali su queste argomentazioni sono state bocciate e passeranno di competenza alla Camera.

Lo stesso Papa Bergoglio, dimostrando vicinanza ai detenuti, ha invitato uno di loro a Piazza San Pietro il 20 dicembre, in occasione delle festività natalizie. Nel frattempo, in Commissione Giustizia al Senato si continua con l'esame di quattro ddl relativi alle misure di clemenza con lo scopo di risolvere l'annoso problema del sovraffollamento carcerario che è diventata una vera e propria emergenza. Il presidente del consiglio non è favorevole a norme su indulto e amnistia a differenza di quanto è stato auspicato dal Presidente della Repubblica. Anche la Lega la pensa come il premier italiano; il partito di Salvini non è d'accordo nemmeno con il decreto 'svuotacarceri' convertito in legge ed approvato dal ministro della giustizia Orlando.

La stessa Lega vorrebbe un inasprimento delle pene per pedofili e violentatori (addirittura vorrebbero per loro la castrazione chimica). Per quanto riguarda la riforma delle pensioni, dovrebbe essere rimandata all'anno prossimo la revisione completa della legge attualmente in vigore anche in considerazione dell'importanza dell'argomento che si dovrà affrontare.

Mentre, nella Legge di Stabilità in fase di approvazione al Senato, dovrebbe essere inserita la norma che cancella le penalizzazioni per tutti i pensionati che vanno in pensione prima dei 62 anni ma che comunque hanno raggiunto l'anzianità contributiva, revisionando quanto era stato stabilito dalla legge Fornero del governo Monti.