Ospite di ''Otto e mezzo'' Ignazio Marino dice di non aver mai conversato con Salvatore Buzzi, ma alcune foto dell'archivio della Cooperativa confermano il contrario. Pure Poletti con la frase "Sono indignato" spiega e commenta la fotografia che lo ritrae vicino a Buzzi, poi aggiunge: ''Sapevamo che era accusato per omicidio, ma tutti nella vita possono cambiare''. Il ministro poi conferma di conoscere Buzzi perché era ''dirigente di una cooperativa sociale che si occupava dell'inserimento dei disabili nel mondo del lavoro''.

Lo scorso martedì, direttamente dal carcere di Rebibbia, Nadia Cerrito, accusata di essere stata la ''cassiera'' di Buzzi, conferma di aver consegnato tangenti a politici e funzionari.

Ammette di averlo fatto "per non essere licenziata". Ad accusarla c'è il ''libro nero'' sequestrato nella sua abitazione con scritte somme ed iniziali di chi percepiva queste tangenti. Circa quindicimila euro sono serviti per controllare il Campidoglio. Durante l'interrogatorio Nadia Cerrito spiega di ''essere impiegata della ''Cooperativa 29 giugno'' da quindici anni con uno stipendio da semplice segretaria". Aggiunge, inoltre, il motivo per il quale portava il ''libro nero'': "Lo tevevo sempre con me perché Buzzi mi disse che riguardava affari privati". In seguito conferma: "Buzzi portava i soldi mentre io preparavo le buste, ma non sapevo la loro destinazione". Nadia Cerrito sapeva che tutto questo era illegale, infatti dice: "Sapevo che erano cose illegali, ma non potevo sottrarmi.

Avevo paura di perdere il lavoro".

Nell'elenco, oltre al nome di Alemanno, sono presenti anhe i nomi degli uomini del Partito Democratico, tra cui il consigliere regionale Luca Odevaine; i cosiddetti ''amici'', come il capo della segreteria di Ignazio Marino, Mattia Stella e il vicesindaco Luigi Nieri. I carabinieri dei Ros hanno filmato alcuni inontri tenuti nella Cooperativa, in particolare l'incontro del 29 gennaio scorso dove fu fatto il resoconto della contabilità delle cooperative.