Il Parlamento italiano è chiamato ad eleggere il successore di Giorgio Napolitano, reduce dall'unico doppio mandato che la storia della Repubblica ricordi. Le imminenti dimissioni dell'attuale Capo della Stato, previste per il 14 gennaio 2015, hanno già dato il via al cosiddetto toto-Quirinale, ma i nomi "caldi" sembrerebbero essere sempre gli stessi. I bookmakers non hanno perso tempo, aprendo il gioco sul prossimo Presidente della Repubblica che andrà a sedersi sul gradino più alto del Colle per altri 7 anni.

Il Toto-Presidente, previsioni - In vetta alle lavagne degli allibratori troviamo Romano Prodi: un'eventuale vittoria del professore di Reggio Emilia (franchi tiratori permettendo) paga 8 volte la posta.

Subito dietro, in quota, troviamo quel Rodotà caro al Movimento 5 Stelle nel corso delle ultime elezioni presidenziali. La quota proposta per il giurista è 9,00 mentre si sale a 11,00 per un successo di Emma Bonino (che pure due anni fa era fra i papabili candidati dei grillini nelle "quirinarie") e Walter Weltroni, rimasto nell'ombra in seguito alla sconfitta alle elezioni politiche del 2008 contro Silvio Berlusconi. Più difficile che il Parlamento possa scegliere uno fra D'Alema, Amato, Padoan, Draghi, Pinotti o Boldrini come successore di Napolitano al Colle: questi nomi, infatti, pagano ben 17 volte la posta e rappresentano i cosiddetti outsider nella corsa al Quirinale.

Immancabile il nome di Anna Finocchiaro, appaiata con Silvio Berlusconi a quota 26: le vicende giudiziarie del leader di Forza Italia, però, potrebbero compromettere seriamente la sua candidatura, che attulmente appare inverosimile.

Improbabile, infatti, che una Camera con maggioranza di centro-sinistra possa eleggere il suo storico avversario sul gradino più alto del Colle. Stessa quota (26) per altri tre candidati di cui si era già parlato alle ultime consultazioni, cioè Casini, Franceschini e Fassino. Bancata a 35,00 un'eventuale vittoria della Severino, mentre gli ipotetici trionfi dell'attuale Presidente del Senato, Grasso, o del vice di Renzi, Delrio, sono offerti a 40 volte la posta.