Per comprare un euro ci vogliono 100 rubli. Fino all'altro giorno ne sarebbero bastati la metà. "E' un incubo" ha dichiarato il numero due della banca centrale russa. E già solo questa dichiarazione potrebbe bastare a far comprendere il grado di disperazione a cui è arrivato l'impero di Putin. Si aggiungano le lunghe code interminabili che si sono formate ai supermercati in questi giorni, e il quadro è fatto. Migliaia di persone riversate sugli scaffali, per fare scorta prima che il rublo perda ancora valore. Vere e proprie scene da crollo dell'unione sovietica.

Scaffali vuoti. Tasche vuote. E incertezza sul modo giusto di affrontare l'emergenza.

Talmente tanta incertezza che pure Apple ha deciso di scappare. Per evitare ulteriori danni. Sospese le vendite online dopo ilcrollo del rublo. "A causa delle fluttuazioni estreme del valore del rublo, il nostro negozio online in Russia non è al momento disponibile, mentre rivediamo i pezzi. Ci scusiamo per il disagio". E se anche Apple è costretta a questi comunicati in pieno stile Trenitalia: la situazione è realmente grave.

Perché la Russia è in crisi?

Sanzioni economiche americane, a causa degli aiuti dati all'Ucraina, e crollo del prezzo del petrolio hanno portato un Paese già instabile al collasso.

Una svalutazione arrivata a toccare il 60% da inizio anno. Si è tentata pure la mossa (estrema quanto disperata) dell'innalzamento da parte della banca centrale dei tassi dal 10,5% al 17. E come se non bastasse nei giorni scorsi l'istituto bancario ha dovuto pure annunciare che nel 2015 la Russia avrebbe vissuto una dura recessione.

Con un crollo del PIL quasi del 5%. Il quadro è semplice: banche e aziende devono pagare (in valuta straniera) entro la fine del prossimo anno, 134 miliardi di dollari di debiti. E non hanno (né avranno) i soldi per farlo.

Una economia troppo legata al prezzo del petrolio, quella Russa. Che dopo le dichiarazioni del Kuwait (che ha affermato l'impossibilità di una prossima riduzione della produzione petrolifera) vede aggravarsi ulteriormente la situazione.

E unapolitica, al tempo stesso, che vorrebbe essere troppo indipendente e ostile agli affari internazionali. E a breve nuove sanzioni sono previste in arrivo dagli Stati Uniti. Potrebbe essere il colpo definitivo a Putin e all'economia russa. Anche se, secondo gli analisti, il crollo della Russia rischia di trasformarsi in un boomerang sia per Obama che per l'intera economia mondiale. Cosa ne pensate della crisi russa? Quanto male farebbe ai nostri mercati una Russia in default?