In un mese può accadere di tutto nelle intenzioni di voto degli italiani ai partiti politici. Nei sondaggi elettorali Ipsos resi noti il 16 dicembre 2014 nel talk show politico DiMartedì condotto da Giovanni Floris, si evidenzia il boom della Lega Nord di Salvini che guadagna il 5,1%, di contro il Pd scende del 3,2%, in calo moderato anche il M5S, Forza Italia perde consenso ma rimane sopra la Lega. Entriamo nel dettaglio.

Sondaggi elettorali Ipsos 16/12/2014: le intenzioni di voto a confronto con la rilevazione del 16/11/2014

Il PD scende dal 38,3% del mese scorso al 35,1% di oggi, un calo del 3,2% che diventa più preoccupante per il partito di Renzi se si pensa che rispetto al voto delle elezioni Europee, ha perso il 5,7%.

E' certamente l'effetto di un'azione di Governo poco convincente fra Legge di Stabilità e Jobs Act, e delle Riforme non ancora definitivamente approvate. Il M5S passa dal 20,8% di metà novembre al 19,3% attuale, tutto sommato la discesa non è stata così forte rispetto alla questione espulsioni e dissidenti che tanto ha fatto parlare i media e messo nel dubbio una parte dei suoi elettori non concordi con le decisioni di Grillo.  

Forza Italia con il 15,2% perde lo 0,9% rispetto a un mese fa, ma rimane ancora sopra la Lega Nord che guadagna il 5,1% in 30 giorni, e addirittura raddoppia per eccesso il risultato delle Europee che era al 6,2% e che se si votasse oggi alla Camera, secondo Ipsos sarebbe al 13,2%.

Salvini è in grande crescita e cavalcata opposizione e protesta cittadina, mentre Berlusconi sostanzialmente è rimasto in stallo.

E i partiti politici minori? Qui si gioca sulla soglia di sbarramento che secondo l'Italicum prima bozza, è del 4%, ma che per volontà del Partito Democratico potrebbe scendere al 3%, Berlusconi permettendo naturalmente, visto che l'altro "socio" del Patto del Nazareno vorrebbe invece alzarla al 5%.

Cresce nei consensi SEL, probabilmente sostenuto da una parte degli operai che non si riconoscono più nella politica del PD dettata da Renzi, e anche da chi non accetta il passo del Premier verso Berlusconi (Patto del Nazareno), oggi viene stimato al 4,8%, sale dunque in poco più di 4 settimane dello 0,8%.

Rimane stabile NCD al 3,2%, ma che se si presentasse alle elezioni Politiche in alleanza con l'UDC al 2,0% (+0,3%), si assicurerebbe il superamento della soglia di sbarramento, specie se resterà al 4%.

Fratelli d'Italia che paga il coinvolgimento della giunta comunale dell'ex sindaco di Roma Alemanno, nell'inchiesta Mafia Capitale. Con un consenso del 2,6% scende dello 0,4%. Infine Rifondazione Comunista viene indicata all'1,5%, Altri al 3,1% (-1,1%).