L'istituto Tecnè per il TgCom24 è tornato ad elaborare i dati sulle intenzioni di voto ai partiti politici, tramite i suoi sondaggi elettorali, gli ultimi del mese di dicembre 2014. Niente decimali nelle percentuali, sondati PD, M5S, FI, Lega, SEL, FDI-AN, NCD-UDC. Le stime sono state messe a confronto con il dato precedente e più in generale è stato sottolineato l'andamento degli ultimi 3 mesi dei suddetti partiti insieme al risultato delle elezioni europee 2014. Infine, chiuderemo con il dato della fiducia nel Governo Renzi.

Sondaggi politici elettorali Tecnè TgCom24 al 22/12/2014: le intenzioni di voto e il confronto

  • Partito Democratico 37%
  • Movimento 5 Stelle 18%
  • Forza Italia 15%
  • Lega Nord 13%
  • Sinistra Ecologia Libertà 4%
  • Nuovo Centrodestra-Unione di Centro 3%

  • Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale 3%
  • Alti partiti 7%

Il PD perde l'1% rispetto al mese di novembre e il 2% rispetto ad ottobre.

Il 25 maggio 2014 ottenne circa il 41% dei consensi elettorali. Siamo di fronte a una parabola discendente, il calo del 4% in 7 mesi, è dovuto certamente alla differenza fra gli annunci del Premier Renzi (tanti e positivi), e ciò che ha concretizzato il Governo (poco e discutibile).

Il M5S si assestato nell'ultimo mese, ma ad ottobre era stimato un punto sopra, addirittura aveva riscosso il 3% in più alle elezioni europee. Anche in questo caso c'è stato un calo di consensi, dovuto un po' all'assenza di Grillo nel dopo voto del 25 maggio, poi alle espulsioni e polemiche successive anche all'interno del Movimento, culminate con la nomina diretta del direttorio dei cinque.

Forza Italia aveva fortemente deluso con il risultato, sebbene in parte atteso, delle Europee 2014.

In effetti la perdita da quella data di altri consensi c'è stata, ma pare inferiore a quella subita dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle. Il dato di oggi, è inferiore solo dell'1% rispetto ai mesi di novembre e ottobre, e del 2% rispetto a 7 mesi fa. Lega Nord in controtendenza ai tre partiti politici maggiori. Nel voto del 25/05/2014 aveva raccolto 7 punti in meno di oggi, per un consenso attuale dunque, più che raddoppiato.

Il boom è avvenuto in due fasi: da maggio a ottobre quando ha visto una crescita del 3%, e di un altro 3% tra il mese scorso e dicembre, invece interlocutorio è stato il periodo ottobre-novembre, dove il guadagno è stato dell'1%.

Minori variazioni ovviamente per le forze politiche minori. L'alleanza NCD-UDC data ormai da tutti i sondaggi elettorali come scontata, ha visto diminuire il suo consenso dell'1% rispetto alle Europee, ma in realtà tralasciando i decimali, l'ha perso solo tra novembre e dicembre.

FDI-AN hanno visto la riduzione del proprio dato in misura dell'1%, solo fra ottobre e novembre, stabile dunque nell'ultimo mese. Chiudiamo con SEL il cui trend è stato altalenante. Oggi è stimato con la stessa percentuale delle europee, picco e dimezzamento dei consensi a ottobre, risalita di 1 punto sia il mese scorso che a dicembre.

Il partito del non voto (astenuti + indecisi), è stato del 44% circa nel voto del 25 maggio, stimato poi in salita con il 50% di ottobre, 52% di novembre e addirittura al 53% attuale, ancora in crescita. Se confermato alle prossime Elezioni Politiche, costituirebbe un dato clamoroso. La fiducia nel Governo Renzi: il 30% esprime giudizi positivi (-1%), il 65% esprime giudizi negativi (-1%), il 5% è senza opionione (+2%).