Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamane  insieme al titolare del dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, Mario Barbuto, ha oggi ufficialmente presentato il Programma Strasburgo 2, destinato al definitivo alleggerimento del contenzioso civile, pubblicato stamani sul sito internet del ministero della giustizia. Una decisione necessaria per poter arginare la moltitudine di pendenti ed arretrate, le quali, come confermato nello stesso comunicato, hanno ormai assunto proporzioni decisamente preoccupanti: a solo titolo esemplificativo, si pensi che sono in arretrato circa 87.000 cause civili iscritte a ruolo fino all'anno 2000, e ben 127.000 sono le cause intraprese fino al 2005.

Il rinnovamento della giustizia civile era già cominciato nel 2014, mediante l'introduzione definitiva anche nel nostro ordinamento del ptc, il processo civile telematico, grazie al quale verranno svolte le attività processuali solamente in via telematica e non più cartacea (esteso a dicembre anche ai procedimenti penali) e che culminerà nel 2015 con il varo della nuova riforma della giustizia civile.

Come specificato dallo stesso guardasigilli, il progetto si attuerà, nello specifico, in tre distinti step:

  1. Il primo, in realtà già conclusosi lo scorso novembre, ha permesso al ministero di acquisire i numeri specifici delle cause civili in arretrato mediante l'utilizzo di un software specifico.
  2. La seconda fase, che verrà attuata a breve, si baserà sul principio del Fifo ("first in, first out"), in base al quale dovranno esaurirsi per prime le cause intentate per prime. In altri termini, il ministero ha stabilito che i processi civili dovranno esaurirsi entro tre anni, se non due, che diverranno 12 mesi quando verrà ufficialmente varata la tanto auspicata riforma del processo civile.
  3. L'ultimo step consisterà nell'effettivo esaurimento dei contenziosi ad oggi pendenti, e verrà attuato mediante una serie di specifiche indicazioni (tra le quali, in particolare, l'assunzione di numerose risorse da destinare agli uffici giudiziari, privilegiando quelli più meritevoli, in primo luogo quelli che meglio hanno saputo gestire, negli scorsi anni, le risorse ad venivano ad essi assegnate).
Un progetto che, ci si augura, consentirà davvero di esaurire i processi civili pendenti in via definitiva, e che possa contribuire al rilancio economico dell'Italia, certamente frenato dall'eccessiva burocrazia, in palese conflitto con i principi costituzionalmente tutelati della brevità ed economicità del processo.