L'Italicum è il disegno di legge che sta mettendo a dura prova la tenuta della maggioranza, dopo il passaggio quasi immacolato alla camera, oggi toccherà al Senato discutere il testo e votare gli emendamenti proposti, su cui le opposizioni interne ai partiti daranno battaglia.
I principi della nuova legge elettorale sono i seguenti:
Il premio di maggioranza viene alzato al 40%, soglia sopra la quale un partito o coalizione non deve passare attraverso un secondo turno di votazioni, il premio garantirà alla lista vincitrice e non più alla coalizione, 340 deputati su i 617 disponibili per il 55% dei seggi, dal calcolo vengono esclusi il seggio della Valle d'Aosta, gli otto seggi per il Trentino Alto Adige e i dodici deputati eletti all'estero.
In caso di mancato raggiungimento della soglia del 40%, si procederebbe ad un ballottaggio tra le due liste più votate al primo turno, dove il vincente otterrà il 53% dei seggi per un totale di 327 deputati. A differenza del modello elettorale dei sindaci, non saranno possibili apparentamenti tra il primo e secondo turno di votazioni.
La soglia di sbarramento dovrebbe essere abbassata al 3%, dato molto differente dall'iniziale 8% pensato per la legge elettorale, questo cambiamento è dovuto al fatto che il premio di maggioranza viene dato alla lista vincitrice e non più alla coalizione, ciò impedisce ad un piccolo partito di avere un numero rilevante di deputati.
Nell'Italicum vengono reinserite le preferenze, argomento che sta portando a scontri interni ai partiti, il principio inziale era quello di avere i capilista bloccati dove solo la lista vincitrice utilizzerebbe le preferenze per nominare i deputati, mentre i "big" dei partiti più piccoli essendo capilista non rischierebbero di ritrovarsi fuori dal Parlamento.
Con la nuova legge elettorale verrà modificata la struttura delle circoscrizioni, passando dalle attuali 27 a 100 collegi dove verranno presentate le mini-liste in media composte da sei candidati, i capilista saranno candidabili al massimo in dieci circoscrizioni e almeno il 40% di questi sarà rappresentativo di genere, come pure di genere sarà la seconda eventuale preferenza.
Ultimo punto cruciale dell'Italicum è la clausola di garanzia, voluta soprattutto da Forza Italia, che richiede l'entrata in vigore dell'Italicum a partire dal 2016 per evitare un ritorno alle urne anticipato.