Il Presidente della Repubblica francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno annunciato che durante una teleconferenza cercheranno di metter fine al conflitto tra Russia e Ucraina. Hollande e Merkel parleranno con Vladimir Putin e con Petro Poroshenko. Il ponte di conciliazione franco tedesco verrà offerto domani, ed è il risultato degli incontri che Merkel e Hollande hanno avuto giovedì a Kiev con Poroshenko e il giorno successivo a Mosca con Putin.

Maggiore autonomia per l'est Ucraina - Secondo quanto riporta il Telegraph sarà proposta un'offerta di maggiore autonomia alle regioni dell'Ucraina orientale, senza però arrivare alla soluzione federale.

Nel patto dovrebbe essere presente la possibilità che le regioni dell'est Ucraina possano in futuro avere autonomia da Kiev in tema di difesa e politica estera. Non ci sono certezze sul successo della conciliazione, ma la cancelliera tedesca si è comunque detto che nonostante le prospettive di pace siano incerte "vale comunque la pena fare un tentativo".

Più netto il giudizio di François Hollande, che da Tulle ha dichiarato che qualora non fosse possibile trovare una soluzione al conflitto "l'unico scenario sarà la guerra". I più possibilisti ad una soluzione pacifica appaiono i diretti interessati. Durante un incontro con alcuni sindacati Vladimir Putin ha dichiarato che "la Russia non vuole combattere con nessuno ma intendiamo collaborare con tutti".

Durante la conferenza sulla sicurezza in corso a Monaco di Baviera il presidente ucraino Petro Poroshenko si è detto anch'egli possibilista che la soluzione proposta possa avere successo.

Una nuova tregua - A Putin e Poroshenko verrà inoltre chiesta una nuova tregua armata e il conseguente ritiro delle artiglierie posizionate al fronte.

Ufficialmente la tregua doveva prendere il via dopo l'accordo di Minsk, in Bielorussia, quando Putin e Poroshenko siglarono la pace. Ma in realtà la guerra è diminuita solo di intensità, e non è mai veramente cessata. Solo nella giornata di ieri sono stati dieci i morti, risultato dei bombardamenti nella città di Debaltseve, un importante snodo ferroviario.

Secondo quanto riporta askanews tra le vittime ci sarebbero 5 soldati ucraini e 5 civili.

La Nato pronta all'invio di armi - Anche per questo la Nato rimane sullo stato di allerta. Presente alla conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera il comandante in capo delle forze armate degli Stati Uniti e della Nato in Europa Philip Breedlove non ha respinto la possibilità dell'invio di armi, escludendo però quella dell'invio di soldati.