Torna il nostro approfondimento dedicato agli ultimi sondaggi politici elettorali con i dati aggiornati ad oggi, 30-03-2015: rispetto a sette giorni fa le proiezioni paiono stabili con due sole eccezioni costituite dalla Lega Nord di Salvini e da Forza Italia di Silvio Berlusconi, che dopo le settimane trascorse in picchiata rivede la luce. Con il mese di marzo ormai concluso appare opportuno consegnare lo scettro di sorpresa del primo trimestre dell'anno alla Lega Nord di Matteo Salvini, che nonostante un piccolo rallentamento nella fase centrale da inizio 2015 ad oggi ha più che raddoppiato i propri consensi.

La politica adottata da Salvini si è rivelata dunque vincente: il leader del Carroccio ha ereditato un movimento in frantumi devastato dall'ultimo periodo di reggenza di Bossi ed infangato dagli scandali che avevano caratterizzato la carriera scolastica del figlio di Umberto (pensiamo ad esempio alla laurea comprata in Albania) ma ha saputo riportarlo in alto. Molto più in alto di prima. Certo si tratta di un successo di strategia: Salvini 'ha aperto' le frontiere anche al Sud e col proprio movimento ha iniziato a portare avanti battaglie dal forte impatto sociale - pensiamo all'iter connesso all'abolizione delle Legge Fornero tanto odiata dagli italiani -, tutte mosse che in aggiunta alla delocalizzazione della propria azione (prima troppo limitata a certe aree del paese) hanno fatto la differenza.



Ultimi sondaggi politici elettorali, dati 30-03: Salvini e FI risalgono, Renzi stabile - Lega Nord rivelazione, in crisi il rapporto cittadini-Istituzioni

Come sottolineato in apertura, gli ultimi sondaggi politici elettorali aggiornati al 30 marzo e frutto delle rilevazioni Ixè per Agorà certificano una situazione stabile: il PD di Matteo Renzi rosicchia uno 0,1% portandosi al 38,9% (comunque in calo rispetto al 39,6% di qualche settimana fa), il M5S sale al 18,5% guadagnando lo 0,1%, la Lega Nord risale dello 0,3% portandosi al 13,7% e Forza Italia raggiunge il 12,7% guadagnando lo 0,2%. Se in apertura abbiamo certificato la crescita della Lega Nord in questo frangente appare doveroso analizzare la situazione del Premier Renzi, che dalla sua ha numeri molto forti ma non più convinzioni granitiche. Il PD rimane di gran lunga il primo partito del paese, ma rimane forte la sensazione che questa leadership sia il frutto della mancanza di reali alternative in un centro destra distrutto da una serie di vicende giudiziarie e polverizzato dall'espulsione di Silvio Berlusconi dal Parlamento italiano. Una situazione quella riferita al PD che pare rassomigliare alla vicenda connessa all'elezione di Sergio Mattarella quale capo dello Stato: le alternative erano giudicate pessime e la candidatura dell'ex membro della Corte Costituzionale era considerata la meno 'inopportuna', da qui l'accoglienza piuttosto fredda riservata al nuovo inquilino del Quirinale. Gli ultimi Sondaggi politici elettorali con dati aggiornati al 30-03 fotografano dunque una società, quella italiana, che sceglie i propri rappresentanti non sulla base di reali preferenze ma procedendo per esclusione. Tutto specchio a sua volta del profondo scollamento tra il popolo e le Istituzioni, un rapporto in crisi che pare lontanissimo dall'essere ricucito.