In questi giorni in Senato si sta discutendo sul disegno di legge sulla corruzione, che prevede anche modifiche alla regolamentazione sul falso in bilancio, voto di scambio e riciclaggio. A firmare la proposta è stato il Presidente Pietro Grasso.

Questa legge, dall'iter a dir poco lungo, in quanto è stata presentata quasi due anni fa, contiene una serie di modifiche alle pene dei reati di corruzione e la novità sull'introduzione del reato di falso in bilancio, o per meglio dire, la sua reintroduzione, visto che era stato abolito durante il Governo Berlusconi.

Le modifiche principali alla normativa sono:

  • le false comunicazioni sociali, che al momento sono sanzionate con una semplice contravvenzione, vengono ripristinate come reato, punibile con una pena da 1 a 5 anni;
  • viene modificato il reato di dolo intenzionale, nel dettaglio rimane il fine del conseguimento di un ingiusto profitto per sé o per altri, ma viene depenalizzata "l'intenzione di ingannare i soci o il pubblico";
  • l'esposizione fraudolenta di fatti materiali non veritieri rimane invariata come l'omissione di fatti materiali rilevanti;

Inoltre c'è una stretta, con l'inasprimento della pena, delle società quotate in borsa che rischiano da tre ad otto anni e procedibilità d'ufficio per il reato di false comunicazioni sociali. Purtroppo, però, il capitolo sulle intercettazioni è stato escluso. Non sarà lecito, infatti, il loro uso durante le indagini per i reati di falso in bilancio riferito alle società non quotate, poiché la pena minima è inferiore ai due anni. I voti dell'aula sono stati 124 a favore (184 sì per l'articolo 10 sulle aziende in Borsa), 74 contrari e 43 astensioni. Sinistra Ecologia e Libertà insieme al Movimento 5 Stelle le forze politiche contrarie.

Questi numeri non giocano molto a favore dell'approvazione, vista la maggioranza risicata del governo, che ha rischiato anche di andare sotto durante la votazione di un emendamento. Positivo, invece, il giudizio del Guardasigilli Andrea Orlando che ha dichiarato, come riportato da Mattino.it :"E' chiaro che sono soddisfatto perché si trattava di un traguardo non scontato. Ma la battaglia contro la corruzione deve andare avanti".