L'Italicum alla prova della fiducia. Il primo voto è atteso per oggi pomeriggio, ma c'è chi ha anticipato la sua decisione. Il leader Pierluigi Bersani ha detto che non voterà a favore della riforma elettorale perché "è in gioco la democrazia". Gli attriti con il premier Matteo Renzi non sono una novità e l'approvazione della nuova legge è un'altra prova di forza politica. L'ex capogruppo del Pd, Roberto Speranza e l'ex candidato alle primarie, Pippo Civati, si sono aggiunti all'iniziativa di Bersani e non daranno il voto alla fiducia. Gianni Cuperlo ha dichiarato che ancora sta valutando cosa fare, anche se non considera positiva la scelta del presidente del Consiglio di portare alla fiducia la riforma.
Rosy Bindi ha detto che potrebbe votare contro o semplicemente non partecipare alla votazione.
Sulla testata Financial Times, un articolo va ad analizzare l'ascesa dei partiti populisti in Europa. Sembra che a salvarsi sia l'Italia, dove il Movimento 5 Stelle, grazie alle riforme di Renzi, si è fermato nei sondaggi. "Nei sondaggi elettorali il partito guidato da Beppe Grillo langue perché il premier di centrosinistra Matteo Renzi appare come leader che vuole cambiare l'Italia con un'energia e una sincerità mai vista nell'establishment della politica italiana". Per alcuni la fiducia all'Italicum si tratta di un gesto, anche se costituzionale, che è riflesso di una profonda debolezza politica. Una sfida della quale non è escluso che Renzi esca rafforzato.