Il governo turco ha reagito davvero male alle parole di Papa Francesco ieri durante la consueta funzione religiosa domenicale a San Pietro. Bergoglio durante la messa si è rivolto alla popolazione armena presente in piazza ed ha parlato del massacro degli armeni di fede cristiana, avvenuto cento anni fa da parte dell'impero ottomano, definendolo il primo vero genocidio del ventesimo secolo. Parole queste, che non sono piaciute al governo di Ankara e le autorità turche hanno definito il sermone di Francesco inaccettabile, richiamando subito l'ambasciatore presso la Santa Sede, come riportato da "Il Messaggero".

Francesco, un papa alla ricerca della verità

C'è da dire che Bergoglio ha peccato forse di un po' troppa schiettezza e sincerità, Papa Francesco è una persona ammirevole proprio perché non ha peli sulla lingua, una persona degna di stima in quanto perennemente alla ricerca della verità. Del resto è stato lui a prendere seri provvedimenti contro i preti pedofili, oppure sul passato non proprio cristallino dello IOR, oramai questo suo carattere dolce, ma allo stesso tempo deciso lo conosciamo bene. Papa Francesco questa volta ha coraggiosamente puntato il dito sulla questione armena, 1.500.000 persone barbaramente assassinate durante la grande guerra dai giovani turchi, senza alcuna pietà neanche per donne e bambini.

Una barbarie, questa, perpetrata quando oramai l'impero ottomano si avviava verso il crepuscolo; la messa per l'anniversario del martirio a cento anni di distanza dallo sterminio è stata rafforzata dalle parole durissime di Papa Francesco. Il pontefice ha definito genocidio quello attuato contro gli armeni, che è stato il primo del secolo scorso, mettendolo sullo stesso piano di quelli messi in atto da Adolf Hitler e da Iosif Stalin.

La reazione dura e compatta della Turchia è stata immediata, il ministro degli esteri ha bollato le dichiarazioni del pontefice come inaccettabili.

L'ambasciatore della Turchia presso la Santa sede è stato subito richiamato ad Ankara, per le opportune consultazioni, dopo che già ieri il nunzio apostolico monsignor Lucibello era stato convocato presso il ministero degli esteri della Mezzaluna.

Alta la tensione tra il Vaticano e la Turchia, per il capo della diplomazia turca, i leader religiosi non devono alimentare le tensioni e dare notizie assolutamente infondate. Tuttavia Papa Francesco sembra non essere scalfito da tutto questo, Nel messaggio agli armeni ha parlato di "ecumenismo del sangue". Gli armeni furono uccisi per la loro Fede ed ecco che rammentare questo immane sterminio è assolutamente doveroso, al fine di evitare che un altro massacro contro i cristiani si compia oggi ad opera dei nuovi califfi, nell'indifferenza del mondo.