Non sono arrivati espliciti inviti ad Amnistia e Indulto 2015 dalla Bolla Papale messa a punto da Papa Francesco in occasione del Giubileo Straordinario. Il Pontefice ha sì fatto riferimento alla condizione dei detenuti parlando di clemenza senza però citare mai i due provvedimenti, forse per non rischiare di cimentarsi in ingerenze troppo dirette nella vita politica del paese dove risiede. Chiaro comunque il cenno alle carceri e al significato dato alla giustizia terrena in rapporto a quella divina, un connubio che Papa Francesco ha inteso rafforzare eliminando ogni possibile ipotesi di rigetto dell'una nei riguardi dell'altra.

Parlando dei due provvedimenti di clemenza generale dal punto di vista istituzionale, bisogna invece citare le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Commissione Giustizia del Senato Francesco Nitto Palma, che ritiene opportuno proseguire l'esame dei ddl relativi ai due atti di clemenza nonostante le condizioni delle carceri italiane paiano leggermente migliorate. Proprio sui ddl sono arrivati i primi pareri delle forze politiche.

Amnistia e Indulto 2015, bolla Papa Francesco e ddl Senato: no della Lega Nord di Salvini, il M5S di Grillo ci pensa, spaccato il PD di Matteo Renzi

Niente riferimento ad Amnistia e Indulto 2015 quindi all'interno della Bolla Papale di Papa Francesco ma chiari cenni alla situazione delle carceri con un espliciti richiami alla misericordia e all'importanza del perdono. 'Il Signore libera i prigionieri […] La misericordia non è contraria alla giustizia, perché attraverso la Misericordia il Signore offre ai peccatori l'opportunità di ravvedersi, convertirsi e credere - scrive Papa Francesco nella Bolla intitolata 'Misericordiae vultus' - Ciò non significa svalutare la giustizia o renderla superflua, al contrario: chi sbaglia, dovrà scontare la pena. Solo che questa non è la fine ma è l'inizio della conversione perchè si sperimenta la tenerezza del perdono'. Nessuna ingerenza dunque nella vita politica di un paese che discute da tempo della possibilità di attuare i due provvedimenti di clemenza ma elementi per riflettere sul significato intrinseco della pena e del perdono da dover accordare a chi sbaglia.



Sul versante istituzionale prosegue invece l'esame dei ddl su Amnistia e Indulto 2015, i provvedimenti numero 20, 21, 1081 e 1115 fermi in Commissione Giustizia ormai da mesi. Il presidente Francesco Nitto Palma ritiene fondamentale continuare nell'opera di analisi dei decreti 'nonostante il ministro Orlando abbia già dimostrato come la situazione nelle carceri italiane sia migliorata'. In merito ai ddl si sono espressi anche i parlamentari di Lega Nord, M5S e PD: i membri del Carroccio fedeli al leader Matteo Salvini si sono opposti, i seguaci di Beppe Grillo hanno chiesto altro tempo mentre dal PD sono giunti segnali contrastanti. Quel che è certa è la contrarietà di Renzi, che rifiuta da sempre l'idea di poter svuotare le carceri tramite i due provvedimenti di clemenza generale.