Giuseppe Civati ha deciso, lascia il Partito Democratico, la decisione è stata annunciata tramite il suo blog, si siederà nel Gruppo Misto. Un'addio già nell'aria nelle sale di Montecitorio, "concludo in tutti i sensi" aveva affermato in un intervento nella Camera dei Deputati. Questo è il risultato di fratture costituitesi già dalle primarie Pd del 2013 a seguito delle quali vinse la linea dell'attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi, si andò così a formare una lecita minoranza che però si è trovata spesse volte a rivolgere critiche ai banchi del Governo, mostrandosi in disaccordo con la maggioranza. Civati è stato uno dei maggiori dissidenti delle operazioni che avvenivano a Palazzo Chigi, rappresentando quell'aerea dei Democratici che hanno avuto sempre più divergenze di pensiero sentendosi sempre di più estranei da ciò che avveniva nel Governo Renzi prima con il Jobs Act ed ora con i temi caldi della legge elettorale ormai firmata dal Presidente della Repubblica, e del disegno di legge della buona scuola che ha visto l'attiva partecipazione di alcuni dem alle manifestazioni del 5 maggio.

Lo scenario che si aprirebbe adesso è pura immaginazione, o forse no. Alcuni Deputati vicini alla figura di Civati potrebbero abbandonare anche loro il Partito Democratico? Le conseguenze? Da tempo si parla di un partito a sinistra del PD, alternativo a Renzi. Ma ci sarebbe un problema proprio dato da quell'Italicum così accusato. In uno scenario di eventuali elezioni politiche, nelle attuali situazioni, forse si andrebbe al ballotaggio tra il Movimento 5 stelle e il Partito Democratico. Non finisce qui, si parla anche di un listone del centrodestra, si allude ad un Partito Repubblicano all'italiana. In uno scenario così, un nuovo partito di sinistra si troverebbe in seria difficoltà, ma non si può precludere un futuro. I politologi si aspettano nuovi scenari, ma potrebbe anche non accadere nulla. Intanto ciò che c'è di certo sono le dichiarazioni di Pippo Civati, il suo impegno politico andrà avanti.