Mancano appena 10 giorni alla tornata elettorale del prossimo 31 maggio in cui gli elettori saranno chiamati a rinnovare i consigli regionali di ben sette regioni, oltre a numerose amministrazioni locali compresi 20 capoluoghi di provincia. Il test, anche se parziale, potrebbe avere grosse ripercussioni sugli attuali equilibri presenti in parlamento, e stando agli ultimi sondaggi, che per legge non possono essere pubblicati nei 15 giorni precedenti il voto, la lotta sembra meno scontata di quello che si pensa. 

Per le regionali, quattro regioni sembrano essere acquisite dal centrosinistra; 3 sono le tradizionali regioni rosse, Toscana, Umbria e Marche dove da sempre la sinistra regna incontrastata e dunque non farà notizia il successo del candidato del Pd, semmai bisognerà vedere quale sarà lo scarto sul secondo classificato, che in alcuni casi potrebbe anche essere il Movimento 5 Stelle.

Anche in Puglia sembra non esserci partita, con l'ex sindaco Michele Emiliano strafavorito per la vittoria finale dopo la spaccatura del centro destra che presenta due candidati. Discorso inverso in Veneto, dove nonostante la candidatura di Flavio Tosi, l'attuale governatore Luca Zaia, sostenuto da Lega e Forza Italia, dovrebbe vincere senza particolari problemi.

I riflettori sono puntati invece su due regioni in cui la vittoria si deciderà su un pugno di voti. In Campania l'attuale governatore Stefano Caldoro, sembra essere in grado di competere con Vincenzo De Luca per la vittoria finale. Il pasticcio sui candidati cosidetti "impresentabili" presenti nelle liste a sostegno dell'ex sindaco di Salerno, ha fatto rumore a livello nazionale e non si esclude che possa rivelarsi vincente per l'attuale presidente, inoltre De Luca non è eleggibile a causa della condanna subita in primo grado.

Diverso il caso della Liguria dove però le divisioni si sono registrate nel centrosinistra che presenta due candidati di peso. Chi ci guadagna è ovviamente Giovanni Toti, eurodeputato di Forza Italia che potrebbe riuscire a strappare il successo alla candidata del centrosinistra Raffaella Paita. 

Da valutare con attenzione i risultati dei partiti; il Pd sembra essere ben lontano dal 40% delle Europee e le tensioni con la minoranza del partito potrebbero essere importanti per il risultato finale.

Anche il Movimento 5 Stelle si gioca molto in questa competizione in cui potrebbe candidarsi con forza al ruolo di anti-Renzi. Ci si aspetta un grande risultato dalle parti della Lega Nord con Matteo Salvini che potrebbe conquistare sul campo la leadership del centrodestra, mentre Forza Italia si gioca la sopravvivenza e un risultato al di sotto del 10%, potrebbe anche significare la fine del ciclo politico di Silvio Berlusconi.