Gli Stati Uniti stanno annegando nell'oceano del proprio debito pubblico. La grande America, quella che detta condizioni al mondo politico ed economico, sopravvive basandosi su un'economia nazionale che lascia molto a desiderare. Nel 2012 il debito nazionale degli Stati Uniti si trovava a un livello da record mondiale: circa 16 mila miliardi di dollari. Si 'trovava' a quel tempo, appunto, perché ora supera di molto i 18 mila miliardi, con un deficit di bilancio pari a 1,2 trilioni per il 2014. Con la sua presidenza, Barack Obama è riuscito a far crescere il debito pubblico americano di 7,4 trilioni, una media di 3,45 miliardi al giorno, producendo il 41% di tutto il debito pubblico della storia degli Stati Uniti.

Nel 2007, il debito nazionale americano era 'solo' di 6 trilioni. Nel 2011, dopo un acceso dibattito tra repubblicani e democratici, il Congresso ha aumentato il limite di indebitamento consentito, altrimenti il governo federale sarebbe stato costretto a dichiarare il 'fallimento' del paese.

Il record del debito pubblico statunitense

L'America può permettersi il lusso di dimostrare che 'default' è una parola dai diversi significati, per cui i suoi effetti si differenziano sulla base di chi la pronuncia. Ma se il principio di 'default' è lo stato di insolvenza di una nazione, il debito greco (circa 300 miliardi di euro) è una bazzecola al confronto di quello statunitense. In Grecia ci sono 11 milioni di abitanti, 4 milioni sono i suoi contribuenti sui quali pesa un debito pro-capite di circa 75mila euro.

Negli Stati Uniti ci sono poco più di 314 milioni di abitanti, 114 milioni di loro risultano contribuenti sui quali grava un debito pro-capite pari a 157mila dollari (circa 144mila euro). In pratica, il debito pro-capite, in capo a ogni singolo contribuente americano, grava il doppio di quello greco. L'America ha più opportunità di ricchezza della Grecia, anche questo è vero, ma non è la differenza sostanziale che permetterà loro di vivere meglio dei greci.

Dati economici da 'default'

Dal 2000 il credito al consumo è raddoppiato, così come è raddoppiato il debito del governo federale dal 2007 a oggi. Anche il debito per prestiti allo studio è raddoppiato negli ultimi dieci anni, con gli studenti che si trovano oggi ad affrontare una media di 35 mila dollari in debito, il più alto della storia mai registrato negli Stati Uniti.

L'America, quindi, detiene la più grande 'montagna' di debito che il mondo abbia mai visto, eppure non sembra che gli Stati Uniti si preoccupino poi così tanto. Anzi, sembra esattamente il contrario: in USA non si sta facendo nulla per ridurre questa mostruosità del debito, anche fosse per una piccola parte.

L'economia produttiva allo sbando

Le imprese soffrono questa situazione, il debito delle aziende negli Stati Uniti è raddoppiato dal 2006, cioè da quando è iniziata la crisi economica nel paese. Allora le aziende statunitensi 'non finanziarie' avevano perso un totale di circa 2,6 miliardi di dollari a causa del debito. Attualmente il dato totale di indebitamento delle aziende è salito alle stelle: 5,8 trilioni, secondo un rapporto dell'agenzia Standard & Poor.

Il livello di indebitamento delle aziende statunitensi è di estremo pericolo perché sale vertiginosamente, infatti, solo nel 2014 è aumentato di ben 650 miliardi dollari.

Con dati simili nessun paese 'normale' potrebbe mai reggere, né a breve né a lungo termine. Eppure sembra che gli Stati Uniti riescano a sopravvivere benissimo e persino a rimanere una grande potenza economica e industriale. La motivazione non è poi un così grande mistero, visto che il debito pubblico americano è stato, in buona parte, acquistato dalla Banca Centrale della Repubblica Popolare Cinese.