La minaccia dell'Isis è quanto mai vicina e una delle questioni più discordanti che rischia di creare un vero e proprio incidente diplomatico tra l'Italia e gli Stati Uniti è rappresentato dal MUOS. A beneficio di tutti coloro che ancora non abbiano sentito parlare di questa sigla, specifichiamo che si tratta dell'acronimo di 'Mobile User Objective System', ovvero un sistema globale per la comunicazione costruito con lo scopo di creare una rete satellitare capace di coprire tutto il pianeta. L'obiettivo è quello di semplificare al massimo le trasmissioni sugli apparecchi mobili, a partire dai cellulari. 

In questo momento, le basi a terra del MUOS sono quattro: la Naval Satcom Facility di Northwest, in Virginia (USA), l'Australian Defence Satellite Communications Station di Kojarena, in Australia, la Naval Computer and Telecommunications Area Master Station Pacific, nelle isole Hawaii e quella che dovrà nascere qui da noi, in Sicilia, per la precisione a Niscemi, la Naval Radio Transmitter Facility.

MUOS, rapporto politico Italia-Stati Uniti e minaccia Isis: incidente diplomatico in vista?

Come forse molti di voi sapranno, il Tar regionale ha bloccato l'installazione delle tre antenne paraboliche con diametro di diciotto metri, soprattutto per il danno ambientale che il MUOS recherebbe alla zona della 'Sughereta di Niscemi'; inoltre sussiste il timore, non certo di secondaria importanza, che il progetto possa causare dei rischi per la salute degli abitanti. 

La questione legata al pericolo dell'Isis sta assumendo, a questo proposito, degli aspetti grotteschi e paradossali: come può l'Italia chiedere aiuto agli Stati Uniti per difendersi dalla minaccia dei miliziani jihadisti se poi per prima ha posto il veto nella costruzione del MUOS in Sicilia

Ciò che la nazione americana fatica a comprendere è come sia possibile che un TAR regionale possa andare contro le decisioni prese dal governo italiano, dettate dai rapporti internazionali, solo perchè uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità abbia constatato un impatto negativo sulla salute della popolazione.

Resta il fatto che la questione potrebbe portare ad un attrito diplomatico con la potenza a stelle e strisce, in caso di intervento a favore dell'Italia in seguito ad un potenziale attacco dell'Isis: del resto, se il pericolo per la salute degli abitanti della zona è davvero molto alto, come si può dar loro torto?