Dopo un Eurosummit più lungo della storia dell'Unione Europea, il No del referendum del popolo ellenico che ha tenuto col fiato sospeso il prossimo futuro d'intere popolazioni degli Stati Membri, è stato approvato il terzo piano di aiuti Tsipras-Juncker, molto seguito e criticato anche dai cyber nautici che sulla rete hanno lanciato l'hashstag#ThisIsACoup (questo è un golpe).

L'hashstag è diventato virale in poche ore e sono tantissimi i commenti del popolo del web che hanno postato migliaia d'immagini satiriche in cui consigliano di fermare la Germania, considerato il 4° Reich, la troika e la tattica del terrore come la chiusura delle banche elleniche e i continui salvataggi economici per "mangiarsi" con le multinazionali americane tutti i 19 Paesi Membri.

Accordo grecia, ok del parlamento a Tsipras. Ma la maggioranza crolla

Il Fatto Quotidiano ha reso noto che dopo l'ok al terzo piano di aiuti Ue della maggioranza del governo greco ottenuta con soltanto 100 voti, ad Atene la tensione della classe politica è rovente, con i ministri del fronte anti euro e i nazionalisti che hanno combattuto l'austerity nel programma elettorale di Salonicco che non hanno votato, si stanno aprendo nuovi scenari politici ellenici.

Nel frattempo la classe politica greca dopo aver illuso per una settimana con il sogno della ritrovata democrazia intere popolazioni degli Stati Membri Ue, il ministro Lafazanis ha dichiarato che il nuovo programma di aiuti di 86 miliardi servirà soltanto ad aumentare la povertà e la miseria del popolo greco e speculazioni internazionali.

Ad ogni modo la maggioranza ellenica è spaccata e rischia di crollare sotto il predominio dell'Eurogruppo, tuttavia nell'immediato dovrà trovate, soprattutto dopo il No del referendum, il Leitmotiv e la giustificazione per spiegare al popolo greco l'accordo del terzo piano di aiuti che porterà l'aumento di tasse, e le maxiprivatizzazioni.

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