La riforma della Scuola viene approvata alla Camera e diventa legge; finisce così l'iter parlamentare di uno dei testi più osteggiati dell'attuale governo.

Per il premier Renzi si tratta del superamento di un ostacolo politico molto importante e complicato, anche se i sindacati stanno già organizzando uno sciopero previsto per il primo giorno di scuola del prossimo settembre.

Il ministro dell'istruzione Giannini ha espresso la sua soddisfazione e la convinzione che, col tempo, il consenso intorno al testo di riforma crescerà.

La riforma del sistema scolastico ha ottenuto alla Camera una maggioranza scarsa (i sì sono stati 277, i no 173 e gli astenuti 4), scaturita, ovviamente, dall'opposizione feroce, ma anche dalla minoranza interna del Pd, che ha votato contro.

C'è anche da segnalare che, per la prima volta in maniera palese, quattro deputati "verdiniani" hanno votato a favore di Renzi.

Le novità principali riguardanti i docenti

Uno degli aspetti più controversi di questa riforma scolastica è il nuovo ruolo che hanno i presidi nel gestire il loro corpo docenti.

La scelta dei professori da parte dei presidi avverrà ora per chiamata diretta tenendo conto sia delle esigenze emerse nel Piano dell'Offerta Formativa (piano che viene stabilito ogni tre anni con il collegio dei docenti), sia del curriculum (basato ovviamente su esperienze e competenze professionali) e di una sorta di classifica di merito.

Tra le altre novità la riforma prevede che ogni professore avrà 500 euro per l'aggiornamento, che ci saranno aumenti di stipendio calcolati sull'anzianità e sui meriti dei docenti e che, nell'arco del 2016, ci dovrebbero essere 100000 nuove assunzioni.

Gli incentivi per l'edilizia scolastica e l'alternanza scuola-lavoro

La riforma coinvolge anche l'edilizia scolastica prevedendo, attraverso la selezione di progetti e di appalti innovativi, l'edificazione di nuove scuole.

Inoltre, nel tentativo di favorire un maggiore scambio diretto tra mondo scolastico e mondo del lavoro, la riforma prevede che ci saranno 400 ore di stage formativo per gli istituti tecnici e professionali, mentre, per i licei, queste ore di stage saranno 200 e facoltative.