Dal 1991 sono un'icona dei centri sociali, in primis di Napoli (da dove provengono, diventando diretta espressione del 'Centro Sociale Occupato Autogestito' Officina 99). I loro testi impegnati, socialmente e politicamente, hanno fatto storia. Si sono sciolti per qualche anno (cinque anni per l'esattezza, dal 2004 al 2009) e oggi si sono adeguati ai nuovi tempi postando molti pensieri sui social network, dove hanno una miriade di followers. Parliamo dei 99 Posse, la band raggamuffin rap più rappresentativa e seguita in Italia. I loro post sono soprattutto indirizzati, come da sempre la loro musica, contro neofascisti e leghisti.

Lo scorso anno fu annullato un loro concerto a Verona. Ma anche loro possono commettere errori e cascare in qualche fake, come successo domenica scorsa. Ecco i particolari.

Ripescato un presunto vecchio post di Salvini

Il gruppo napoletano ha postato su Facebook un vecchio tweet di Matteo Salvini, contenente un suo pensiero sugli italiani che vivono all'estero. Nel testo c'è scritto: 'Chi scappa non merita di stare qui, lo considero un fannullone, e non è un caso che in genere siano meridionali ed africani ad andarsene, gente senza la cultura del lavoro'. La band capitanata dal front man Zulu ha commentato con una didascalia: 'Promemoria per i meridionali che vogliono votare Salvini'. Ovviamente i commenti contro il leader leghista sono stati immediati e numerosi, come sovente capita quando postano qualcosa.

Il post è un fake

A un certo punto, però, arriva il commento di Claudio Borghi Aquilini, economista vicino al leader della Lega e consigliere regionale in Toscana, il quale si chiede dove abbiano preso quel tweet. Ed ecco che si scopre che il 21 dicembre 2014 (data del presunto post) Salvini parlava su Facebook di presepi e cultura tradizionale del Natale (dunque, paradossalmente, un omaggio proprio a Napoli, patria dei presepi).

Inoltre, alcuni utenti hanno fatto notare che la falsificazione è stata piuttosto 'pacchiana'. Il gruppo sostituisce il post con un video che ritrae Salvini in quel famoso coro da stadio contro i napoletani, ammettendo l'errore e scusandosi.

Meglio che stiano più attenti, visto che sono untotem per tanti giovani: ne va della loro credibilità in quanto tali. Loro, che come motto hanno 'Non un passo indietro', questa volta sono stati costretti a farlo.