Freno a mano tirato sulle riforme della giustizia, a causa della sosta estiva. In attesa della ripresa dei lavori parlamentari, infatti, restano fermi in commissione o in aula: l’ennesima riforma del processo penale (disegno di legge del Governo C. 2798 “Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi e per un maggiore contrasto del fenomeno corruttivo, oltre che all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena”) e del giudizio civile (provvedimento C.
2953 "Delega al Governo recante disposizioni per l'efficienza del processo civile"); le modifiche al codice antimafia (provvedimento C. 2848 “Modifica al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, in materia di soggetti sottoposti alla verifica antimafia”); il disegno di legge C. 1129 "Modifiche agli articoli 438 e 442 del codice di procedura penale. Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo".
Ma anche la riforma dell’affido familiare (A.C. 2957 "Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare”); le nuove “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” (provvedimento C.
3139); il disegno di legge sulla responsabilità genitoriale (A.C. 1589-B "Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori, fatta all'Aja il 19 ottobre 1996") ed, infine, le "Modifiche al codice penale e al codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n.
159, e altre disposizioni per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza dei partecipanti alle manifestazioni pubbliche"(A.C. 2595).
L’agenda parlamentare
Tante, dunque, le novità che attendono gli operatori del pianeta giustizia. Il dibattito sulle riforme della giustizia rischia, tuttavia, di trovare, alla ripresa dei lavori, poco spazio in un’agenda parlamentare già fitta di appuntamenti: dalla riforma costituzionale a quella del fisco, passando dalla regolamentazione delle unioni civili. Provvedimenti, questi ultimi, già da tempo nel mirino del legislatore