Negli ultimi Sondaggi politici elettorali Datamedia pubblicati dal quotidiano Il Tempo il 1°ottobre 2015, il Movimento 5 Stelle diminuisce la forbice che lo separa dal Partito Democratico. Dopo un accenno di ripresa da parte del partito di Renzi, questa settimana le intenzioni di voto registrano una nuova flessione pari allo 0,2%, che colloca il PD al 32,7%. Il M5S non perde colpi invece, e continuail suo trendrialzista, per una quindicina di giorni, torna a salire e lo fa nella misura dello 0,4%, raggiungendo quota 25,2%.
Non succede molto nei partiti leader di centrodestra, la Lega Nord con il 14,9% perde lo 0,1% facendo registrare la seconda flessione consecutiva settimanale.
Perde lo 0,1% anche Forza Italia che si attesta al 11,5%, riperdendo la metà del guadagno stimato 7 giorni fa. Pari merito per Fratelli d'Italia-An e SEL, entrambe indicate al 3,8%, con il partito della Meloni stabile, al contrario del secondo, che perde lo 0,1%. Sempre critica la situazione di Area Popolare (NCD-UDC), in calo di un decimale e che scende al 2,5%, ovvero sotto la soglia di sbarramento.
Cresce l'astensione al 34,6%, in crescita dello 0,2%, importante la stima degli indecisi che Datamedia indica al 17,3% (-0,1%). Infine le schede bianche e nulle arrivano al 2,1%. Cosa ci raccontano questi ultimi dati contenuti nei sondaggi politici Datamedia del primo ottobre 2015? Innanzitutto, che la somma del non voto e degli indecisi, ad oggi è pari al 54,0%, un numero davvero impressionante e sconfortante allo stesso tempo, che rende l'idea del distacco o della non fiducia che gli italiani nutrono nei confronto dei partiti politici.
Un'altra riflessione va fatta dopo avervi fornito un altro dato: la fiducia nel Premier Renzi, dopo essere salita di un punto la settimana precedente, torna a scendere dell'1,0%, e pare proprio che il suo consenso e quello del PDabbiano una forte correlazione. Ciò dimostra che nonostante la voce della minoranza DEM, gli elettori del Partito Democratico esprimono il loro gradimento in base all'operato del Governo Renzi.
Dopo un momento di calo fisiologico, il M5S conferma di aver ripreso a crescere, al contrario, anche se partito ugualmente di opposizione governativa, la Lega Nord scende ancora, probabilmente tutto il grande consenso che si era accentuato sulla politica contro l'immigrazione, adesso che è diventata un affare europeo e non più solo italiano, non ha più un forte impatto.
Cosa dire di Forza Italia? Il declino non si è arrestato, ma solo rallentato con qualche assestamento, d'altronde dopo Fitto, anche Verdini se n'è andato, e il partito di Berlusconi non sembra avere più le forze per riprendersi.