Con un colpo di scena, il premier Matteo Renzi ha deciso di riaprire il dialogo sul rinnovo delle sanzioni contro la Federazione Russa, imposte dall'Unione Europea a seguito dello scoppio della guerra civile in Ucraina. Mosca era stata accusata non solo di favorire i separatisti filorussi, ma anche di affiancarli con truppe regolari.Renzi ha deciso dunque di tendere una mano al presidente russo Vladimir Putin, chiedendo di aprire un dibattito per valutare se è necessario rinnovare le sanzioni che a gennaio sarebbero scadute e si sarebbero rinnovate automaticamente.
I vantaggi italiani: consenso e aiuto in Libia
La decisione presa dal primo ministro Renzi avrebbe una doppio valenza: se dal punto di vista interno questo garantisce sicuramente un aumento dei consensi, non solo tra la popolazione ma anche tra i deputati di Forza Italia e qualche aderente del Movimento 5 Stelle, dal punto di vista della politica estera le parole del ministro degli esteri russo sono esemplificative del guadagno che l'Italia potrebbe trarre. Lavrov, infatti, si è detto disposto ad aiutare l'Italia nella gestione del problema libico, uno dei maggiori grattacapi italiani sul fronte estero. Seppur la Siria rimangauna priorità per Mosca, anche a seguito delle ultime dichiarazioni di Putin sui missili da crociera, Lavrov si è dunque detto disposto a cooperare per cercare di trovare una soluzione per la Libia.
Un altro guadagno per Renzi è sicuramente sul fronte interno: le sanzioni erano riuscite ad arrecare un danno alla Russia, ma si sono immediatamente ritorte contro l'economia italiana che da anni vantava ottimi rapporti di cooperazione commerciale con la Federazione Russa, a seguito del legame stretto dal leader di Forza Italia Berlusconi e lo stesso presidente russo Putin.
Una mossa che quindi vuole garantirsi anche l'appeal delle piccole e medie imprese, la vera forza del Paese, che avevano ricevuto un grande danno economico dall'imposizione delle sanzioni da parte dell'Unione Europea.
Discutere sulle sanzioni per far ripartire l'economia
La necessità di Renzi è certamente quella di provare a migliorare e ricostruire il consenso attorno alla sua figura, dopo alcune scelte di politica economica che non erano piaciute alla popolazione italiana.
Tuttavia il discorso è appena iniziato: il primo ministro ha infatti chiesto di riaprire il dibattito sulle sanzioni, evitandone dunque il rinnovo automatico che sarebbe scattato a gennaio, quando le sanzioni sarebbero dovute scadere.