Donald Trump più che dai concorrenti per la corsa alla Casa bianca dovrà guardarsi da avversarsi ben più agguerriti: gli hacker-attivisti di Anonymous.Il collettivo digitale, con un video su youtube, minaccia di colpire il candidato alle primarie negli Stati Uniti entro il mese di aprile.Anonymous ha così lanciato la propria sfida, promettendo di danneggiare e distruggere la sua campagna elettorale a suon di rivelazioni scomode.Già in passato, il gruppo è stato protagonista di azioni rilevanti, manterrà le promesse anche questa volta?

Perchè proprio Trump?

Gli attivisti di Anonymous avrebbero preso di mira Donald Trump in virtù delle sue esternazioni durante la campagna elettorale per le primarie, definenita come “inconsistente e piena di odio”.Il gruppo di hacker ha annunciato così la ripresa di “Op Trump”, l'operazione Trump, tramite il solito video su youtube, minacciando di bloccare uno dei siti dell'imprenditore americano e di smascherare le sue reali intenzioni.

Già alla fine dello scorso anno, il collettivo di hacker aveva dichiarato guerra al magnate newyorkese in risposta alla sua proposta di impedire ai musulmani di entrare negli Stati Uniti.“Non tieni ad altro che alla tua personale avidità e al potere”- si può ascoltare nel video denuncia - “siamo pronti a smantellare il tuo piano”.

Le primarie USA

Nel frattempo negli Stati Uniti continuano le operazioni di voto per eleggere il candidato Repubblicano e Democratico alla Casa Bianca, con Donald Trump e Hillary Clinton che dovrebbero rispettare i favori dei pronostici.Nella notte, il miliardario newyorkese si è imposto in Florida, in North Carolina e nell' Illinois, anche se è stato costretto a cedere il passo in Ohio.

Discorso analogo per la Clinton, che batte senza problemi il rivale democratico Bernie Sanders in Florida, in North Carolina, in Ohio e in Illinois.Così la sfida per la casa bianca dovrebbe essere proprio tra la Clinton per i democratici e Donald Trump per i repubblicani.“L'America è investita da uno tsunami politico”, ha dichiarato Rubio nel suo discorso di ritiro dopo la sconfitta elettorale, uno tsunami chiamato Donald Trump.