Il presidente americano Barack Obama è atterrato ieri sera all’aeroporto José Martí de La Habana per dare inizio ad una visita storica. Ad accompagnarlo, la moglie Michelle e le due figlie.

I precedenti

Obama è il primo presidente degli Stati Uniti che visita l’isola di Cuba negli ultimi 88 anni. Prima di lui, soltanto il repubblicano Calvin Coolidge era stato a Cuba, nel 1928. Il democratico Jimmy Carter era stato nel 2002 e nel 2011, ma non come presidente. Sotto l’Air Force One a ricevere Obama non c’era il presidente cubano Raúl Castro, ma il ministro degli Affari esteri Bruno Rodríguez.

Il tweet cubano

“Qué bolá, Cuba?” Appena atterrerò voglio incontrare e ascoltare al popolo cubano”, ha scritto su Twitter il presidente Obama. Le aspettative per la visita di Obama a Cuba sono enormi. La visita del leader americano a Cuba è la consacrazione della nuova tappa di rapporti tra i due Paesi, per mezzo secolo molto distanti.

Gli appuntamenti

Nell’agenda di Obama a Cuba ci sarà un’importante riunione con il presidente Raúl Castro, con l’arcivescovo di La Habana, il cardinale Jaime Ortega, e un incontro con la società civile. Non è previsto nessun incontro con l’ex presidente Fidel Castro, ritirato dalla scena politica cubana dal 2006 per motivi di salute.

L’agenda del lunedì

La visita ufficiale comincia oggi, quando Obama depositerà fiori all’eroe cubano José Martí in Piazza della Rivoluzione.

Obama incontrerà nello stesso palazzo Raúl Castro. Nel pomeriggio, parteciperà ad un forum con rappresentanti del settore privato dell’isola. Con l’incontro nello spazio artistico Fabbrica dell’Arte Cubano, Obama vuole dimostrare l’apertura economica tra Cuba e Stati Uniti.

Il discorso di Obama

Domani, invece, Obama pronuncerà un inedito discorso al Gran Teatro de La Habana.

Il ministro Rodríguez ha detto che l’intervento sarà trasmesso in diretta televisiva dall’emittente statale, anche se conterrà alcune critiche verso il regime castrista.

La denuncia

Obama incontrerà anche una decina di dissidenti, tra cui la blogger cubana Yoani Sánchez e l’attivista per i diritti umani Elizardo Sánchez. “Il viaggio di Barack Obama a Cuba è il trionfo del Socialismo del XXI Secolo”, sostiene il blogger e scrittore cubano, Orlando Luiz Pardo Lazo.

Autore del blog “Lunes de Post-Revolución” e del libro Boring Home, non crede nell’apertura reale del governo cubano verso la libertà di espressione e di pensiero. Ha denunciato come le autorità cubane hanno “arrestato arbitrariamente il pastore bautista cubano Mario Feliz Lleonart Barroso. Hanno detto che né lui né altri dissidenti possono uscire di casa mentre Barack Obama è a Cuba”.

L’invito

“Il popolo cubano libero – ha aggiunto Pardo Lazocosì come i cubani in esilio, chiedono al signore Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, di portare fiori alla tomba di Oswaldo Payá al cimitero Colón de La Habana per ricordare la memoria di questo martire della democrazia ucciso impunemente dal castrismo nel 2012”. “Sono felice che vedrò morire i fratelli Castro e vivrò la fine del regime castrista a Cuba”, ha detto il blogger dissidente.