Barack Obama è già nella Storia, sin da quando è stato eletto presidente degli Stati Uniti, primo afroamericano ad entrare alla Casa Bianca come inquilino principale. Non è il primo presidente americano a toccare il suolo cubano ma è il primo che vi giunge con i Castro al potere, dal 1959 ad oggi. In realtà l'ultimo presidente americano a recarsi in vista ufficiale a Cuba fu Calvin Coolidge nel 1928. Sbarcò sull'isola caraibica con una nave militare. Ieri Barack Obama è arrivato all'aeroporto "Josè Marti" de L'Avana con l'Air Force One, il velivolo presidenziale.

In Italia erano quasi le 21, a Cuba era primo pomeriggio. Ad accompagnarlo c'era la moglie Michelle, le figlie Sasha e Malia e la madre di Michelle, Marian Robinson.

Il lungo embargo verso l'epilogo?

Il presidente cubano Raul Castro non era in aeroporto ma dovrebbe incontrare Obama nelle prossime ore. In rappresentanza del governo cubano c'era Bruno Eduardo Rodriguez, ministro degli esteri, oltre a numerosi diplomatici cubani e statunitensi. L'esponente del governo ha offerto un mazzo di fiori a Michelle ed alla madre. Il presidente degli Stati Uniti, appena sceso dall'aereo, ha definito questo viaggio "la nostra opportunità storica di impegnarci con il popolo cubano". Il disgelo tra i due Paesi, iniziato nel 2014, potrebbe dunque giungere al capitolo definitivo e porre fine ad oltre mezzo secolo di embargo commerciale imposto all'isola dei Castro dal governo americano a partire dal 1962.

L'argomento sarà sicuramente al centro dell'incontro tra Obama e Raul Castro, da discutere ci saranno anche le questioni legate al rispetto dei diritti umani sull'isola e la presenza a Cuba della base militare statunitense di Guantanamo dove è ancora attivo il famigerato centro di detenzione che l'amministrazione Obama ha già annunciato di voler chiudere.

Nessun incontro con Fidel

L'incontro ufficiale tra i due capi di Stato avverrà oggi al Palacio de la Revolucion, in Italia sarà primo pomeriggio. In serata la famiglia Obama sarà ospite di Raul Castro per una cena di Stato. Non ci sarà nessun incontro con il lider maximo, Fidel Castro, ancora oggi figura di riferimento di tanti cubani e nemico per decenni degli Stati Uniti.

Fidel, come noto, ha lasciato il timone del governo nelle mani del fratello nel 2008, a seguito dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute. Ad ogni modo nell'agenda di Barack Obama c'è anche l'omaggio a Josè Marti, libertador di Cuba che combatté il colonialismo spagnolo nel XIX secolo. Il presidente americano deporrà una corona di fiori ai piedi del monumento di Plaza de la Revolucion.

Dissidenti in manette

Un giorno prima dell'arrivo di Obama a Cuba ci sono stati momenti di tensione a L'Avana davanti alla chiesa di Santa Rita, dove si è svolta una manifestazione delle "Damas de Blanco" di Berta Soler. Militanti tutte al femminile, da anni protestano contro il regime dei Castro e chiedono il "rispetto dei diritti umani".

Incoraggiate dalla presenza delle telecamere, hanno contestatoin maniera più decisa del solito e sono state caricate da almeno trecento persone che, inneggiando alla rivoluzione ed a Fidel Castro, le hanno letteralmente pestate. La polizia è intervenuta ed ha riportato tutto alla calma. Non sono molti i gruppi di dissidenti rimasti a Cuba ma di fatto esistono. In tal senso le misure di sicurezza messe in atto dal regime sono colossali. Il discorso di Barack Obama sarà trasmesso in diretta dalla TV di Stato ed una manifestazione di protesta davanti agli occhi della delegazione americana e dell'intero popolo cubano sarebbe l'ultima cosa voluta da Raul Castro.