L'esecutivo di Matteo Renzi si muove a 360 gradi ed in contemporanea alla storica riforma costituzionale, si impegna in due missioni all'estero di grande importanza strategica. Il premier ha infatti ricambiato la visita romana di qualche mese di fa del presidente iraniano Hassan Rouhani. L'Iran, a sua volta, si trova davanti ad una serie di cambiamenti epocali dopo gli accordi sul nucleare con gli Stati Uniti e le elezioni che hanno visto l'ala moderata e riformista del Paese conquistare la maggioranza assoluta. Renzi è stato il primo capo di governo occidentale a recarsi a Teheran dopo la fine dell'embargo commerciale.

"Sono tante le occasioni di business tra Italia ed Iran - ha detto Matteo Renzi - due Paesi amici e due potenze della cultura. Abbiamo voglia di avere un futuro insieme". Un aspetto sottolineato anche da Hassan Rouhani che ha sottolineato la storica amicizia tra i due Paesi evidenziando che "non a caso il mio primo viaggio in Europa, dopo la fine dell'embargo, è stato in Italia". Nel corso dell'incontro si è parlato anche del problema terrorismo. "Credo sia importante coinvolgere l'Iran nella lotta allo Stato Islamico", ha detto il premier italiano. In proposito bisogna ricordare che Teheran si era dichiarato pronta a fare la sua parte nella guerra all'Isis e di fatto i Pasdaran iraniani combattono in Siria al fianco dell'esercito regolare nella rinconquista dei territori occupati dai jiahdisti.

Ma allo stato attuale un coinvolgimento diretto dell'Iran aumenterebbe le tensioni con l'Arabia Saudita, antagonista da sempre del Governo di Teheran ed ostile al regime siriano.

Incontro Gentiloni-al Sarraj

Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni è il primo rappresentante di un governo europeo ad incontrare Fayez al-Sarraj, presidente del governo libico riconosciuto dalle Nazioni Unite.

Due gli argomenti al centro del colloquio, entrambi prevedono un coinvolgimento importante da parte dell'Italia nel contrasto all'immigrazione clandestina e nella lotta al terrorismo. "Con l'Italia - ha detto il presidente della Libia - c'è un'intesa particolare e rafforzarla sotto ogni aspetto è nel nostro interesse". Gentiloni ha invece sottolineato la necessità di una stabilità politica nel Paese nordafricano, "essenziale per combattere efficacemente l'Isis ed il traffico di esseri umani".