Questa notte si sono svolte le primarie per la candidatura alle elezioni presidenziali nel popoloso stato di New York, che hanno assegnato 291 delegati democratici (su4.764 totali) e 95 delegati repubblicani (su2.472 totali). Hanno vinto, entrambi con ampio margine di vantaggio sui concorrenti i due candidati favoriti: Hillary Clinton in campo democratico e Donald Trump in campo repubblicano.
Democratici uniti
Tra i democratici la Clinton ha staccato di quasi venti punti il contendente Bernie Sanders, conquistando 135 delegati, contro i 104 del rivale.
Ad oggi, con i tre quarti dei delegati assegnati, la Clinton può contare su ben 1911 delegati, mentre Sanders su 1229: solo una improbabile, se non impossibile, serie di successi di larga misura di Sanders può impedire alla Clinton di diventare la candidata democratica per le elezioni presidenziali.
In casa democratica, a questo punto, si è già alla ricerca di un clima di unità per combattere il candidato repubblicano alle elezioni presidenziali. In tal senso la Clinton ha già affermato la sua disponibilità a cooptare l'avversario Sanders in una futura squadra di governo.
Repubblicani divisi
Nel campo repubblicano la vittoria di Trump è stata ancora più schiacciante: con il 60% dei voti ha dato 40 punti di distacco al secondo, ilgovernatore dell'Ohio John Kasich.
Ancor più pesante è stato il risultato per Ted Cruz, il vero avversario di Trump per la corsa alla candidatura: il senatore ultraconservatore è stato letteralmente umiliato dall'elettorato newyorkese: evidentemente i valori conservatori sostenuti da Cruz mal si sposano con lo stile di vita della metropoli più importante del mondo.
Il quadro complessivo in casa repubblicana però è ancora molto incerto, soprattutto perché, al contrario dei Democratici, i Repubblicani non sono affatto uniti sul nome del favorito che, anzi, è visto dall'establishment repubblicano come fumo negli occhi.
Ad oggi Trump conta su 833 delegati, ma per avere la certezza di essere nominato dovrà arrivare ad averne 1237, cioè il 50% + 1.
In caso contrario diversi esponenti del partito repubblicano hanno già fatto capire che le opposizioni, pur di evitare cheTrump corra per la Casa Bianca, sarebbero disposte a votare un candidato diversodal vincitore anche in contrapposizione alle indicazioni date dall'elettorato. Quindi a Trump mancano all'appello 404 delegati e il raggiungimento dell'obiettivo, considerandoche ne rimangono ancora da assegnare in totale 634, è quantomai incerto. Prepariamoci quindi ad assistere ad una inedita ed inusuale convention repubblicana.