Mancano pochi giorni al mese di agosto, il che vuol dire che tra circa due mesi gli elettori italiani saranno chiamati alle urne per il referendum sulla legge costituzionale. Nei giorni scorsi, sul web, sono sorte delle polemiche intorno alla data di celebrazione, che al momento non è stata ancora stabilita. Visto che mancano poco più di 60 giorni, è stata chiesta ‘chiarezza’ e ‘celerità’ intorno alla decisione finale. A fare chiarezza su questi interrogativi ci ha pensato questa mattina il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Le parole chiarificatrici di Mattarella
Nel corso della cerimonia del Ventaglio, Mattarella ha chiarito (quasi) tutti i dubbi intorno al referendum: “C’è una procedura, regolata dalla legge, che porterà alla decisione sulla data. E l’iter per la fissazione di quest’ultima può partire solo dopo che la Corte di Cassazione avrà stabilito quali sono le richieste ammissibili al referendum. Deve prima valutarne la regolarità e poi comunicare l’esito delle valutazioni. Fino a quando non avverrà tale comunicazione, la data non può essere stabilita. Per legge, la Cassazione ha tempo fino al 15 agosto”, ha specificato Mattarella, lasciando intendere che le prossime due settimane saranno quelle in cui, inevitabilmente, verranno sciolti i dubbi.
“Qualcuno ha detto che il referendum sarebbe stato spostato, altri hanno pressato affinché venisse comunicata la data. Non è stato fatto perché, semplicemente, non è ancora possibile”.
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Lo ‘spacchettamento’ e le parole di Renzi
Alcune forze politiche avevano parlato, nelle scorse settimane, di uno ‘spacchettamento’ del quesito referendario, ma anche questa indiscrezione si è rivelata priva di fondamento, come chiarisce il Capo dello Stato: “Solo la Corte di Cassazione avrebbe potuto eventualmente decidere sulla formulazione dei quesiti, nessuna forza politica ha potere a tale riguardo, così come non la ha il Presidente della Repubblica.
Tutte queste voci mi sembrano surreali, sulla scia della caccia ai Pokémon”, ha chiuso Mattarella, che ha infine invitato, in questi tempi difficili, all’unità: “La nostra Repubblica ha 70 anni, in passato ci siamo ripresi da due guerre grazie ai valori in cui abbiamo sempre creduto: pace, libertà, benessere e unità. Non è questo il momento di farsi prendere dalla paura, bisogna rimanere uniti”.
Il Premier Renzi si trova d’accordo con Mattarella: “Ha rappresentato il pensiero di tutti i cittadini: bisogna evitare di cadere nell’ansia e nella paura per dare una risposta decisa al sentimento di terrore che ultimamente si sta diffondendo”.