Adesso Pikachu è pure diventato pericoloso alla guida. E la Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Roma in modo che venga aperta un’indagine per “attentato alla sicurezza dei trasporti”. Secondo gli esperti dell’associazione che tutela anche i diritti dei consumatori, infatti, l’avvento della “Pokemon Go mania” ha fatto letteralmente “aumentare i numeri degli incidenti stradali – riporta l’agenzia Adnkronos – provocati in particolare da automobilisti impegnati alla guida ma distratti dall’applicazione che poi utilizzano al volante sui telefonini o tablet”.

In Sardegna impazza la “Pokemon mania”

Anche in Sardegna la mania deiPokemon si sta facendo sentire ma, fortunatamente, non si sono ancora registrati incidenti di nessun tipo. Il dato curioso, almeno secondo gli esperti, è il crescente numero di utenti nelle province dell’Isola. Incrementati dalla nascita di numerosi gruppi di discussione su Facebook che distribuiscono trucchi e novità sul mondo dei Pokemon. Le ultime disavventure stradali, accadute in Italia però, sono state infatti registrate a Giulianova, in provincia di Teramo, dove un ragazzino di 14 anni è stato investito mentre cercava di catturare un Pokemon che scappava. Stessa sorte ma inversa in Campania, vicino a Nola, dove questa volta un distratto automobilista impegnato a inseguire i Pokemon ha investito un ignaro pedone che passava li per caso.

In Sardegna gli unici episodi curiosi conosciuti parlano di pacifiche bande di giovanissimi che, durante la notte in particolare, vanno a caccia di Pokemon. Ma, ad esclusione di qualche coppietta appartata che si è spaventata, la situazione è totalmente sotto controllo. In effetti tanto si tratta semplicemente di un gioco.

Parlano gli esperti

“Il vero pericolo – sostiene Carlo Rienzi, presidente della Codacons, l’associazione che difende anche i Diritti degli utenti – è che chi gioca con questa applicazione è praticamente impegnato in ogni momento della giornata.

In questa maniera – prosegue – gli utenti vengono distratti e in molti casi non si curano ne della guida ne dell’ambiente circostante. Un pericolo non solo per gli automobilisti – conclude – ma anche per i ciclisti, i pedoni e chiunque in quel momento si trova in quella situazione”.