La questione delle spese a carico dei cittadini per le missioni istituzionali degli amministratori locali è oggetto di ampia giurisprudenza a seguito dei numerosi interventi della Corte dei Conti in materia, soprattutto in Sicilia. La giurisprudenza della Corte ritiene, anzitutto, indispensabili a giustificare la missione alcuni presupposti che vanno oltre la generica asserzione degli “impegni istituzionali”, ovvero la rispondenza della missione ai fini istituzionali dell’ente, la partecipazione di soggetti che svolgano funzioni o attività ricollegabili ai predetti fini e la prova, infine, dell’effettiva utilità della missione medesima.
Inoltre, viene sovente citata nelle relazioni che accompagnano le sentenze della Corte la necessità della presenza di una valida motivazione del viaggio nelle determine di spesa e nelle relative delibere. Se, ad esempio, si dovesse trattare di portare qualche documento a Palermo o a Bruxelles, potrebbe bastare spedirlo per posta.
La suddetta premessa accompagna garbatamente le nostre considerazioni in merito al viaggio a Roma che lo scorso 16 agosto ha visto protagonisti il sindaco di Solarino, Sebastiano Scorpo, e la consigliera comunale Maria Grazia Giardina. A questo impegno fanno entrambi riferimento sui loro profili personali su facebook, con generico riferimento ad un ritorno da "vincitori" dalla capitale.
Tuttavia, al momento in cui scriviamo, nessun documento è presente all’albo pretorio del Comune relativamente allo scopo della missione, alla sua utilità per l’ente, alla titolarità dei soggetti coinvolti a partire per conto del Comune di Solarino e alla relativa autorizzazione della Presidente del Consiglio comunale nei confronti della consigliere, qualora l’assemblea elettiva avesse ragione di essere rappresentata in questa missione in funzione dello scopo.
Per questo, scherzosamente, in attesa di conoscere la documentazione relativa alla missione, facciamo uso di una celebre scena cinematografica che vede immortalati Audry Hepburn e Gregory Peck tra le bellezze monumentali della città eterna.
Sui social, qualche cittadino chiede lumi al sindaco. A maggior ragione che sul sito istituzionale dell'ente non si trova nulla, riteniamo che gli amministratori in questione potrebbero essere più espliciti su facebook nei confronti dei concittadini, chiarendo cosa abbiano fatto a Roma e quale utilità ne abbia avuto il Comune di Solarino, anche perché, anche quando fossero andati a spese proprie (possiamo sapere se è così?) sono comunque andati in rappresentanza dell’ente, quindi di tutti i solarinesi.