La storia dei “comici” in politica ha un sapore antico perché i cittadini adoranole persone che amano sdrammatizzare senza sottrarre serietà alle questioni. Un poeta latinista ebbe l’intuizione di scrivere “castigat ridendo mores”, una locuzione oggi riportata di fronte a molti teatri e che sottolinea la capacità della satira di individuare e correggere i difetti umani. Ci sono attori come Ronald Reagan, diventato Presidente degli Stati Uniti, e comici derisi dalla casta, come Beppe Grillo, che hanno fondato movimenti in grado di esprimere deputati e sindaci.
Nel piccolo centro siciliano di Solarino c’è invece un primo cittadino che, pungolato sugli atti amministrativi da un attivo consigliere di opposizione, lo invita a fare il “comico”.
Dissentire con ironia
Quest’ultimo è Michele Gianni, di professione dirigente di azienda, che si è sempre contraddistinto per una spiccata autoironia attraverso cui ha dato ampia visibilità alle sue battaglie politiche e al suo impegno civile. Per fare un esempio, quando i comuni di Floridia e Solarino si attardavano a costituire l’Unione dei comuni per risparmiare soldi e dare maggiori servizi, lui si tinse i capelli di blu finché il provvedimento non fu votato. Oggi che molti suoi concittadini hanno lamentato le scelte dell’Amministrazione comunale sull’estate solarinese, ha tirato fuori la metafora di “Pokemon Go” per dire che l’intrattenimento nella piazza del paese era tale da costringerlo a girovagare in cerca di Pokemon.
La politica a colpi di "like"
Sulla testata on line “Siracusanews” l’intervento dell’impavido Michele Gianni ha raggiunto i 163 “mi piace”, un numero talmente alto da suscitare la reazione scomposta del sindaco di Solarino, che ha tirato una linea di demarcazione tra politica ed ironia invitando il consigliere di opposizione a fare il “comico” piuttosto che il politico. Elegante Gianni, che chiede al primo cittadino di pensare al futuro della sua comunità piuttosto che a quello di un consigliere dell’opposizione.