La Corte Costituzionale ha rinviato l’udienza in cui si sarebbe dovuto decidere sulla legittimità della nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum. L’udienza, dunque, non si terrà più il 4 di Ottobre 2016, come già previsto in precedenza. La comunicazione è arrivata direttamente dalla stessa consulta, che ha specificato in un comunicato stampa che il presidente ha assunto questa decisione, sentito prima il parere del collegio.

Rinvio decisione su Italicum dettata dall'opportunità di non essere strumentalizzati?

Probabilmente, un’iniziativa dettata soprattutto dall’opportunità di non essere strumentalizzati politicamente per qualsiasi decisione fosse stata presa nel merito, in un momento in cui, a ridosso anche del referendum costituzionale, la battaglia politica sull’Italicum si è fatta davvero infuocata.

La questione di legittimità costituzionale della nuova legge elettorale era stata sollevata da due tribunali, quello di Torino e quello di Messina. In particolare, la Corte Costituzionale sarà chiamata ad esprimersi sulla legittimità del meccanismo delle cosiddette liste bloccate e del premio di maggioranza al ballottaggio.

Bocciatura Italicum potrebbe influire su referendum costituzionale

Una bocciatura della nuova norma potrebbe rappresentare più di un problema per il governo guidato da Matteo Renzi. Di sicuro, potrebbe influire pesantemente sull’esito del referendum costituzionale. Esito a cui, a parere di molti, è collegata la sopravvivenza del stesso governo italiano e, addirittura, la tenuta dell’intera Unione Europea. Non a caso, nei giorni scorsi il premier Renzi ha fatto un’apertura sulla sua disponibilità a modificare la legge elettorale a prescindere dalle decisioni della Corte Costituzionale.

Una mossa ideata, quasi sicuramente, per mettere le mani avanti sul giudizio della consulta, ma anche per aprire un dialogo con la minoranza del suo stesso partito, il partito democratico, che a più riprese aveva legato la sorte del referendum costituzionale proprio alla modifica dell’Italicum.