In uno dei suoi discorsi pronunciati il 5 ottobre in occasione di una visita a Treviso, il Presidente del Consiglio ha irriso Forza Nuova che, nei giorni scorsi, ha paventato la china autoritaria del Paese provocata dalle scelte politiche del Governo in merito alle Riforme Costituzionali. Queste le parole di Renzi dopo aver appreso le critiche di Forza Nuova: "FN teme la svolta autoritaria. Io non l'avevo mica capita fino in fondo, ma è fantastica questa perché il referendum ha portato persino FN a temere la svolta autoritaria. Se questi di FN l'avessero temuta un po' di più anche nel passato sarebbe stato un bene.

Il punto è però che questa parola, 'svolta autoritaria', sta diventando un luogo comune privo di alcun senso".

Italiano a parte, il significato è chiaro. Tornando sull'argomento ha poi dichiarato a Radio anch'io: "Non è in ballo il futuro di Renzi o del Governo, ma i prossimi vent'anni dell'Italia. Il voto non è tra simpatia e antipatia, ma tra chi vuole cambiare e no. Tra chi difende la Costituzione dalla svolta autoritaria c'è anche FN. Chi la difende la dovrebbe almeno leggere, il Presidente del Consiglio viene scelto dal capo dello Stato, non eletto dai cittadini....".

Autorevolezza e autoritarismo, la risposta di Roberto Fiore

La replica di Roberto Fiore, Segretario di FN e Presidente di Alliance for Peace and Freedom, non si è fatta attendere.

Di seguito il suo commento su FB: "La differenza tra autorevole, cioè colui che con prestigio e capacità guida il proprio popolo, e autoritario è sicuramente conosciuta da Renzi che del nuovo autoritarismo è uno degli interpreti più convinto. Chi, ad esempio, va contro il volere degli italiani che non gradiscono insediamenti di immigrati nei loro Comuni, e li impone con l'arroganza del potere, è autoritario e serve gli interessi di Bruxelles e il business dell'immigrazione.

Chi, nonostante tutti gli imprenditori siano contrari, impone sanzioni alla Russia è autoritario, arrogante e serve gli interessi degli Stati Uniti. Chi legalizza nuovamente l'anatocismo, dimenticando le ferite che questo meccanismo usuraio ha inferto agli italiani, è autoritario e serve gli interessi delle banche. È il nuovo autoritarismo -caro Renzi- del tutto privo di autorevolezza e legittimità, praticato contro gli interessi del popolo e ad esclusivo vantaggio dei poteri forti, quello che denunciamo quotidianamente, lei ne evoca uno che fondò la propria autorità sul consenso e l'autorevolezza".

Il NO di Forza Nuova alla Riforma Renzi

FN ha pubblicato un documento nel quale argomenta la sua posizione rispetto alla Riforma Costituzionale caldeggiata da Renzi. Nei suoi tre punti di premessa, FN puntualizza il suo disinteresse per la difesa di 'questa Costituzione nata dalla Resistenza' e si sofferma sull'urgenza di 'doverla riscrivere nella direzione della difesa prioritaria degli interessi nazionali'.

Il documento denuncia la condanna all'irrilevanza delle istituzioni locali, nate per la tutela degli interessi storico-culturali, a tutto vantaggio dei 'carrozzoni regionali'. La premessa fa riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità della legge elettorale che ha formato l'attuale Parlamento, sottintendendo l'abusivismo dello stesso.

I maggiori punti di contrasto, quindi, tra le idee del Movimento e i contenuti della Riforma Costituzionale del Governo, sono:

  • la Riforma del Senato, che prevede una forte riduzione dei poteri dello stesso e un cambio nel metodo di elezione dei suoi rappresentanti;
  • la riduzione dell'autonomia degli Enti locali a favore dello Stato centrale, Titolo V della seconda parte della Costituzione;
  • la legge elettorale, con la preferenza per il proporzionale puro che assicurerebbe la rappresentanza democratica delle reali forze politiche presenti nel Paese;
  • l'abolizione del Cnel, che FN vorrebbe, invece, potenziare.